Al via oggi, martedì 15 dicembre 2020, la presentazione delle domande per il riconoscimento del credito d’imposta in favore di startup e nuove imprese beneficiarie della misura “Resto al Sud – Sicilia”. Disponibili in totale 1 milione di euro per l’anno 2020, 1,7 milioni di euro per l’anno 2021 e 2 milioni di euro per l’anno 2022.
In sostanza, la Regione Siciliana ha deciso di consentire, a chi ha scelto di avviare le proprie attività imprenditoriali in Sicilia usufruendo degli incentivi “Resto al Sud”, uno strumento finanziario rafforzato con cui sostenere il proprio sviluppo. Obiettivo della misura è contrastare l’emigrazione di giovani professionalità, specialmente in questo periodo di grave crisi economica.
«La misura “Resto in Sicilia” – spiega il Vicepresidente ed Assessore all’Economia, Gaetano Armao – offre fiscalità di sviluppo alle imprese ammesse a beneficiare degli incentivi di “Resto al Sud”, mediante l’abbattimento del gettito di spettanza regionale, con lo scopo di unire il vantaggio fiscale a quello finanziario. L’idea è quella di esentare, attraverso la fiscalità di sviluppo, una quota parte di imposte, per i primi tre anni di attività, alle startup consentendone la crescita, rafforzando una misura adottata a livello statale».
Resto al Sud, come funziona la misura per la Sicilia
La misura “Resto in Sicilia” prevede il riconoscimento del credito di imposta in favore delle attività imprenditoriali beneficiarie della misura “Resto al Sud”, programma di agevolazioni a sostegno di start-up e nuove imprese.
«I soggetti beneficiari, in Sicilia, degli incentivi di “Resto al Sud” – spiegano dalla Regione –potranno presentare istanza per un contributo in regime “de minimis”, parametrato ad alcune voci di imposte di spettanza della Regione Siciliana, versate per ciascuno dei primi tre periodi di imposta decorrenti da quello di presentazione dell’istanza, nello specifico: l’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF); la tassa automobilistica per gli automezzi, di proprietà ed immatricolati in Sicilia, strettamente necessari al ciclo di produzione o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti; le imposte di registro, ipotecarie, catastali e di bollo per l’acquisto di beni immobili, ricadenti nel territorio regionale, connessi allo svolgimento dell’attività».
Quando e come fare domanda
È possibile presentare domanda dal 15 dicembre e fino alle ore 12.00 del 31 dicembre 2020.
Il contributo è utilizzabile esclusivamente in compensazione (credito d’imposta), tramite modello di pagamento F24 da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, pena lo scarto dell’operazione di versamento.
Le istanze dovranno essere compilate utilizzando la modulistica resa disponibile, a partire dal 15 dicembre 2020 sino a scadenza, sul sito internet e successivamente trasmesse via PEC al Dipartimento Finanze e Credito, secondo le modalità illustrate nelle istruzioni per la compilazione.
Maggiori informazioni sono disponibili a questo link.
(379)