Messina. Si torna a parlare dei 100 mila euro dell’indennità da sindaco che Renato Accorinti ha annunciato di voler devolvere alla città dello Stretto per realizzare iniziative in campo sociale e sportivo, e per acquistare defibrillatori da posizionare nei luoghi pubblici.
Già nel 2013 l’allora primo cittadino aveva dichiarato la sua intenzione di rinunciare allo stipendio da Sindaco per restituirlo alla città. A poche settimane dalla chiusura del mandato, Accorinti aveva parlato nuovamente di questa sua promessa e specificato che i suoi 100 mila euro di indennità sarebbero stati usati per progetti di inclusione, tramite, tra le altre cose, la creazione di spazi in cui i ragazzi avrebbero potuto riunirsi e praticare sport, e per iniziative riguardanti la sanità.
Proprio su quest’ultimo punto è tornato ieri, durante la conferenza stampa di presentazione del laboratorio di partecipazione civica Messinaccomuna, quando, interrogato sulla questione, ha dichiarato di stare aspettando conferma per una riunione che dovrebbe tenersi in settimana, presumibilmente venerdì, con l’Ordine dei medici, l’Ordine degli infermieri, il 118, l’Inps e gli ospedali Piemonte e Papardo. In quest’occasione, Accorinti dovrebbe coordinarsi con gli esperti del settore per capire come muoversi e per vedere se siano interessati a partecipare comprando anch’essi defibrillatori in più.
Nel frattempo, comunque, ha dichiarato l’ex Sindaco della città dello Stretto: «Ho contattato il responsabile nazionale e il responsabile regionale della Phillips per l’acquisto di una ventina di defibrillatori – ha spiegato. Si sono mostrati entusiasti del progetto, sono venuti a Messina e abbiamo parlato dei costi».
Quindi, se ne dovrebbe sapere qualcosa di più nei prossimi giorni. Al momento si sa che l’idea generale era quella di garantire la presenza di defibrillatori nei punti nevralgici della città, in modo da consentire un intervento immediato in caso di emergenza. In aggiunta, sempre nel progetto iniziale, era contemplata l’istituzione di corsi gratuiti di formazione attraverso i quali anche i cittadini comuni avrebbero potuto imparare a utilizzare lo strumento salvavita.
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Meritevole e ammirevole. Su Accorinti non si è mai messa in discussione la sua onestà. Ma le sue competenze e le sue capacità a svolgere le sue funzioni e non certo di questo fargli una colpa. La sua onestà in un certo senso è stata messa in discussione dalla sua impreparazione a svolgere il sui mandato. Ha fatto ciò che poteva secondo i suoi limiti. Oggi non si può fare il sindaco di una città come Messina senza avere competenza e capacità . La sua onestà ha rappresentato un discontinuità comunque ed importante rispetto al passato e in un certo senso ha rappresentato un garanzia per la città. Se Accorinti avesse avuto le giuste competenze e capacità avrebbe fatto il sindaco almeno per 15 anni. Non entro in merito al suo mandato ma se non è stato riconfermato ci sarà sicuramente un motivo. Comunque ho conosciuto sindacco che per 20 anni ha rinunciato alla sua lmndennità perché non concepiva la politica a pagamento ma un servizio alla comunità. Ma questa è un’altra storia che appartiene a un tempo in cui l’onestà era unità alla capacità e alla competenza .Oggi cosa rarissima. Un plauso adAccorinti per la sua donazione ne dovremmo essergli riconoscenti per questo e per la sua onestà.