E’ accorato Renato Accorinti. C’ha messo alcune ore per riflettere prima di rispondere alle critiche di Addiopizzo e c’è rimasto male volendo puntualizzare e chiarire alcune cose: “La lettera congiunta con l’arcivescovo La Piana aveva espresso un messaggio chiaro e diretto – ha affermato questa mattina il primo cittadino che non si è riposato un solo giorno e anche oggi era a Palazzo Zanca per tenere incontri – vestire la maglietta di Addiopizzo dopo quanto successo lo scorso anno, salire da capovara sul ceppo che mai nessun sindaco aveva fatto non sono gesti simbolici, sono atti che devono far riflettere, azioni mirate all’unità e non alla divisione”.
Accorinti non è voluto entrare nel merito dell’accusa esplicita di Addiopizzo: ovvero la riconferma nei due comitati Vara di Francesco Forami e Giovanni Celona ma sul mancato coinvolgimento all’organizzazione 2013 del gruppo di Enrico Pistorino il sindaco risponde a tono: “Non è vero che non sono stati chiamati, personalmente ho chiesto più volte la loro presenza durante gli incontri, un giorno sono venuti al Comune e volevo che partecipassero insieme al comitato Vara che era disponibile a tenere riunioni insieme, li ho chiamati più di un mese fa per accettare i loro consigli ma se non vogliono partecipare cosa posso farci?”.
Accorinti si “sfoga”: “Ma cosa volevano che facessi? Ho indossato la maglietta Addiopizzo che nessuno mai aveva fatto, sono stato accanto ai tiratori per sottolineare che la Vara è della città e non di un gruppo ristretto, sono stato sul ceppo insieme a Paolo Molonia che è una persona fantastica e ha dimostrato grande spirito di unità, credo che questi siano atti forti contro presunte prepotenze”.
Poi torna sulle critiche alle lunghe “ferie” dell’assessore alla Cultura Sergio Todesco nei giorni preparatori alla Vara: “Sono stati attacchi strumentali e ingiusti, Todesco, prima di andare via, aveva messo tutti i tasselli al punto giusto, ma sono critiche queste?”.
E’ dispiaciuto il primo cittadino perché alcuni non hanno colto il segnale che la processione di due giorni fa voleva dare rispetto a quelle del passato. “Io vado avanti – conclude Accorinti – non piangerò quando dovrò andare via perché il mio impegno è finalizzato a dare un messaggio di cambiamento a tutti i messinesi e proseguirò su questa strada, non sono un protagonista o un vanitoso”. @Acaffo
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