«Il trasferimento dei profughi ospitati al Palanebiolo — si legge in una nota della Prefettura — si rende necessario perché la locale Azienda Sanitaria ha ritenuto l’impianto sportivo non idoneo ad un uso di lungo periodo».
A seguito delle numerose manifestazioni di dissenso per l’utilizzo del PalaNebiolo come struttura di accoglienza inadatta a svolgere tale funzione e all’aumentato numero di profughi giunti a Messina, il Ministero dell’Interno ha autorizzato l’allestimento di un campo di ospitalità temporanea attrezzato, da utilizzare prima dei trasferimenti nei Cara governativi o nelle Sprar.
Il campo di accoglienza sarà allestito nei prossimi giorni e consentirà il trasferimento delle persone attualmente ospitate nella palestra universitaria. Questo nuovo passo darà inoltre la possibilità di far fronte a eventuali ulteriori richieste di ospitalità temporanea in ragione dell’andamento degli sbarchi sulle coste siciliane.
Le attività di allestimento saranno curate dal locale Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che provvederà anche alle operazioni di predisposizione delle necessarie infrastrutture a servizio del sito, mentre la gestione del centro sarà curata da una ditta selezionata con apposita gara esperita dalla Prefettura ed ad oggi nella fase di aggiudicazione.
Inoltre, sono state confermate le direttive a suo tempo diramate dalla Prefettura riguardanti tre aspetti fondamentali: l’immediata individuazione di eventuali minori non accompagnati che, previo interessamento del Tribunale dei minori, troveranno, a cura dei servizi sociali comunali, adeguata collocazione e supporto in appositi centri; le scrupolose verifiche sanitarie con eventuale ospedalizzazione ove ritenuta necessaria; l’immediata informazione agli ospiti riguardo i loro diritti (richiesta di asilo politico e compilazione delle relative istanze con inoltro alla competente autorità).
Anche nel nuovo sito, sarà consentito l’ingresso agli enti e/o associazioni che ne faranno richiesta per svolgere attività di supporto legale o assistenza morale.
La Prefettura fa sapere che rimarrà disponibile a verificare eventuali indicazioni circa altre possibilità ricettive, provenienti sia dagli Enti Territoriali che da organizzazioni del privato sociale.
«A tale riguardo — si precisa nella nota — si ritiene opportuno informare che fin dalla metà dello scorso mese di settembre è iniziata una serrata attività volta alla individuazione di siti utili per soddisfare eventuali contingenti esigenze collegate agli sbarchi dei profughi. Per tutto lo scorso mese di ottobre poi e fino al 4 di novembre, sono state promosse sei formali riunioni allargate e numerosi incontri ristretti con il coinvolgimento di tutti i rappresentanti delle Istituzioni territoriali, finalizzati anche alla concreta individuazione di siti immediatamente fruibili. È stata inoltre diramata una circolare a tutti i Sindaci della Provincia per acquisire eventuali disponibilità. Tale attività, fino ad oggi, non ha sortito alcun esito utile, fatta eccezione per la piena e totale disponibilità immediatamente offerta dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Messina che ha messo a disposizione le proprie strutture. È stato anche stimolato un confronto con gli organismi facenti capo al volontariato e al mondo delle associazioni attraverso il Consiglio Territoriale dell’Immigrazione. Anche tale confronto — conclude la Prefettura —, pur proficuo per vari profili, non ha finora portato al reperimento di immobili utili per un’immediata fruizione».
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