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Riappaiono le “storie” rubate a Milano. Ritrovato il furgone di “Pianissimo-Libri sulla strada”

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Continua l’avventura di “Pianissimo-Libri sulla strada”. “Leggiù”, il furgone-libreria, rubato in pieno giorno a Milano,  a Piazza Arcole, nella zona dei Navigli, è stato ritrovato. I libri — il tesoro che trasportava per condividerlo con la gente di luoghi vicini e lontani — , sono ancora intatti e presenti al suo interno. Chi lo ha portato via forse ha capito il nobile intento di chi lo ha messo in strada, o così ci piace pensare. Il furgoncino — una libreria itinerante che racchiude in uno spazio ristretto una miriade di storie — è stato rintracciato sul naviglio Pavese.

“Pianissimo-Libri sulla strada” — progetto nato dall’idea del giovane messinese Filippo Nicosia — aveva fatto tappa in questi giorni a Milano per portare tra la gente la sua ventata di entusiasmo e condivisione; ma purtroppo, sul suo cammino — come ogni favola che si rispetti — ha trovato un ostacolo: le storie itineranti sono state rubate.

“Leggiù” — come lo stesso Nicosia ha dichiarato — non è solo una semplice libreria mobile: è questo e molto altro. È anch’esso una storia, una bella storia universale, che ha preso il via in un momento di crisi anche culturale. Ecco allora che i libri hanno cominciato a viaggiare per raggiungere anche chi non li conosceva; chi non li amava per pregiudizio; per far sorridere, per condividere una passione — quella della lettura — che apre sempre nuove possibilità.

«Pianissimo non è un furgone o una libreria o Filippo Nicosia. Pianissimo è l’entusiasmo che si prova nello stare insieme e leggere dando davvero spazio al potenziale di un libro, dallo scrittore, al redattore, dal grafico, al libraio che tutti insieme arrivano nelle mani e nella testa del lettore». Così Filippo Nicosia apostrofa il suo esperimento, un progetto che ha girato prima la Sicilia e poi l’Italia e che purtroppo si pensava dovesse subire uno stop forzato a Milano.

La grande narrazione di “Pianissimo” alla fine ha vinto e proseguirà il suo cammino. Con questo progetto molte persone — ha dichiarato Filippo Nicosia — si sono avvicinate all’universo letterario con entusiasmo e partecipazione, anche nei luoghi in cui solitamente si legge poco.

Diceva il giornalista e  scrittore Tiziano Terzani: «Siamo le storie che abbiamo sentito, le favole con cui ci siamo addormentati da bambini, i libri che abbiamo letto», e questo Filippo lo sa e continuerà a regalare attimi di condivisione che diventeranno belle storie e che ci auguriamo, nonostante le avversità, continuino a circolare per renderci uomini migliori.

 

 

 

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