Con una nota stampa, il consigliere comunale Libero Gioveni segnalava ieri le criticità del canile comunale “Millemusi” di Castanea. L’esponente Udc, dati alla mano ricavati dalla sezione di Messina del M.E.T.A. (Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente) , evidenziava un dato allarmente: 38 cani morti nel 2015. (leggi qui: http://www.normanno.com/attualita/canile-millemusi-il-dato-e-allarmante-nel-2015-sono-morti-39-cani/)
Al consigliere, risponde duramente la Lega Nazionale per la difesa del cane. “Siamo stati fatti oggetto di un grave sospetto da parte di un consigliere comunale sig. Gioveni, che si è riferito alle affermazioni di una persona, già stata denunciata dalla signora Merenda responsabile del canile. Si riferisce a morti sospette, in quanto i certificati denunciano solo un collasso cardiocircolatorio. Per quanto riguarda il gravissimo sospetto, che getta un’ombra sinistra sul canile e su chi ci lavora, si risponde al sig. Gioveni (che non conosce il canile Millemusi) che prima di diffondere un sospetto sulla stampa, bisogna avere delle prove concrete e che ci riserviamo di produrre i nostri documenti completi a chi di dovere”.
Seconda la Lega Nazionale per la difesa del cane i responsabili della struttura che ospita diversi randagi, avrebbero denunciato il M.E.T.A Movimento Etico Tutela Animali che aveva fornito a sua volta i dati al consigliere Gioveni. Sulla questione lo stesso Movimento interviene rispondendo ai gestori del Canile attraverso una nota del presidente Letterio Ivardo.
“I quesiti che mi sono posti sono del tutto legittimi, qui non si parla del mantenimento dei cani al Millemusi ma di come sono morti 38 cani nell’arco di 8 mesi da gennaio ad agosto 2015 e di cui 9 morti in soli 3 mesi dall’entrata in canile. Per questi 9 cani cosa ha fatto il Dott.Taormina per salvarli??? Che terapie ha somministrato per farli stare meglio??Quali accertamenti diagnostici sono stati eseguiti? Come mai non sono stati ricoverati alla clinica universitaria per tenerli sotto osservazione?
Ha fatto bene che mi ha denunciato cosi’ almeno a tutte queste domande risponderà lei e il suo veterinario davanti al Magistrato.Per quanto riguarda i microchip mi sono stati dati dietro richiesta ufficiale di accesso agli atti e sono documenti pubblici in quanto il canile percepisce denaro pubblico dal Comune! Ed è un mio diritto da Animalista e di tutte le persone che amano gli animali conoscere la fine che hanno fatto i cani”.
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