Messina sulla rubrica “Eat Parade” di Rai Due.
Il merito, questa volta, va all’Istituto Agrario Cuppari, che ha sede in un antico monastero benedettino nel cuore dei monti Peloritani.
Qui i ragazzi imparano, dall’età di 14 anni circa, a seguire le fasi della produzione del noto vino Faro Doc messinese. Si parte dalla coltivazione, fino all’imbottigliatura e etichettatura.
Uno dei pochi istituti del Sud che propone nuovi sbocchi lavorativi, il Cuppari, sfrutta le qualità del nostro territorio, offrendo una concreta alternat ai ragazzi di Messina.
«Ci sono tanti terreni da coltivare in Sicilia e possiamo sfruttarli» spiega uno studente ai giornalisti della Rai.
I vigneti sullo Stretto
I vigneti della scuola Cuppari si trovano nel cuore dei monti Peloritani, fra l’Etna e il mare, questo conferisce ai vini delle qualità particolari. Si producono tre tipi diversi di Faro Doc, che vengono conservati nella cantina all’interno dell’istituto.
«I ragazzi vendemmiano – spiega un professore alle telecamere di Rai Due – poi seguono le fasi di produzione del vino. Ma imparano anche a riconoscerne le qualità attraverso gli assaggi. Dal terzo anno studiano anche enologia».
I ricavati della vendita del vino sono investiti in nuovi progetti per la scuola, finalizzati alla crescita dei ragazzi.
La storia dell’Istituto Cuppari
La sede del Cuppari, istituto che fa parte del Minutoli di Messina, diventò monastero benedettino nel 400, ma dopo l’Unità d’Italia, per effetto della legge sulla soppressione dei corpi religiosi, il nuovo Stato lo incamerò e fu acquistato dall’Amministrazione Provinciale per dare degna sede alla Scuola di Agricoltura.
Il tragico terremoto del 1908 rese necessario l’abbattimento dei resti del piano superiore dell’edificio, fortunatamente i chiostri rimasero illesi che sopravvissero anche ai bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Oggi l’Antica Abbazia che accoglie l’Istituto mostra tutta la sua vetusta bellezza ed è in fase di restauro.
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