Il CdA del V.E. risponde a Fogliani: “Non sono valide le motivazioni della rinuncia al “Rigoletto”

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teatro v.eIl Consiglio d’Amministrazione del Teatro Vittorio Emanuele, con una nota, controbatte al direttore d’Orchestra,  Fogliani, che ieri, attraverso un comunicato, ha reso nota la sua rinuncia a dirigere il “Rigoletto “, in programma al Vittorio Emanuele il 19, 21 e 23 marzo. A detta del musicista la sua decisione sarebbe scaturita da “una totale assenza di comunicazione con la direzione artistica che, a mio parere, non è in grado, a tutt’oggi, di garantirmi la qualità dei componenti dell’orchestra impegnata nella produzione”.

Questa la risposta del CdA del teatro:

“Il comunicato stampa con cui il maestro Antonino Fogliani ha reso noto urbi et orbi la sua rinuncia alla direzione di “Rigoletto”, in programma al Vittorio Emanuele il 19, il 21 e il 23 marzo, merita alcune minime considerazioni da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Ente Autonomo Regionale Teatro di Messina. Si precisa infatti che si vuole tralasciare ogni risposta alla grevità di una serie di insulti, che crediamo si commenti da sola. E si precisa altresì che il CdA dell’Ente Teatro si riserva ogni possibile azione di fronte a una rinuncia a dirigere resa nota solo il giorno antecedente alla riunione della compagnia e con motivazioni tutt’altro che valide, nonostante il tono che forse si potrebbe definire da “direttore artistico in pectore”. Ovviamente la direzione artistica (alla quale ribadiamo stima e solidarietà) sta provvedendo all’immediata sostituzione del direttore. Ecco le considerazioni:
1 – Il maestro Fogliani evidentemente nel riferire le sue “informazioni” sulla vigilia dell’allestimento di “Rigoletto” dimostra di averle raccolte da una parte sola e quindi di non avere un quadro completo della situazione.
2 – Si riferisce in particolare agli orari delle prove dell’orchestra che, a quanto pare, potrebbero causare eventuali rinunce da parte di professori che sono impegnati anche nell’insegnamento e in altri lavori dipendenti. Questo CdA aveva già deciso in proposito nell’aprile scorso perché appare chiaro che è opportuno e doveroso tenere nel massimo conto le norme contrattuali; a questo si deve aggiungere che riportare le prove in orari “normali” consente all’Ente di risparmiare notevoli cifre sugli straordinari del personale (e non solo), voci che non può più gravare sui bilanci dell’Ente, stante la situazione economica, causata dai tagli regionali.
3 – Va precisato che i professori che fossero eventualmente costretti a rinunciare a “Rigoletto” perché lavorano altrove non perdono alcun diritto rispetto alle graduatorie. Semmai – fermo restando che a oggi nessuno sa se ci saranno davvero professori che non potranno suonare e quanti saranno – l’occasione appare buona, anzi molto interessante, per fare spazio e consentire esperienza ad altri musicisti, al momento completamente senza lavoro e sicuramente bravi e preparati, nelle file dell’Orchestra del Teatro. Non si capisce perché il maestro Fogliani sembri temere una qualità minore. Tra l’altro il direttore d’orchestra, se fosse davvero necessario, durante le prove può sempre manifestare il non gradimento per uno o più professori.
4 – Non risponde al vero che con l’attuale piano prove il direttore d’orchestra non potrà mai assistere alle prove di regia: solo pochi orari sono in coincidenza, come per altro capita in tutti i teatri del mondo.
5 – Riconosciamo al maestro la sua cortesia nell’ottenere le parti in prestito dal teatro Verdi di Trieste. Ma lo assicuriamo che, anche a costo di un impegno personale dei consiglieri, esse sarebbero state – come sempre – acquistate o affittate e messe a disposizione dell’orchestra. O davvero il maestro pensa che “Rigoletto” non sarebbe andato in scena per questo?
6 – Ultima cosa. Siamo veramente stufi che ogni personaggio che si diletti di comunicare qualcosa sull’Ente Teatro di Messina si appigli – senza conoscerne tutti i risvolti – al ritardo nella presentazione del conto consuntivo 2010. Su questo argomento che la situazione è stata sanata dal 7 dicembre scorso e tuttavia ancora la Regione non ha provveduto al versamento né della seconda semestralità del 2011 né le anticipazioni dovute per il 2013. Adesso, quindi, la responsabilità è della Regione”.

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