«Il mio intervento di saluto, dopo tre anni e sette mesi come presidente della Camera di commercio di Messina, non può non iniziare con il ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito a realizzare, ciascuno per la propria parte, il progetto di rilancio della struttura camerale, come testimoniano i tanti risultati ottenuti e le altre iniziative in cantiere: ringrazio il segretario generale, dott. Vincenzo Musmeci; il conservatore del registro imprese e vicesegretario generale, dott.ssa Rita Todaro; i consulenti (a titolo gratuito) dott. Pietro Ilacqua, già segretario generale della Camera di commercio, e dott. Rosario Ansaldo Patti, già funzionario camerale; i consiglieri camerali, i membri della Giunta, i funzionari camerali e i dipendenti tutti». Così ha esordito il presidente Nino Messina, questa mattina al Palazzo camerale, a conclusione del suo mandato. «Sicuramente, la Camera di commercio, in questi anni, ha acquisito maggiore credibilità ed efficienza, dando il proprio contributo con proposte concrete e mirate. È stato un periodo di profonda difficoltà per il mondo imprenditoriale, causato da una crisi economica spaventosa – ha affermato il presidente — in questa drammatica situazione, in un territorio con poche prospettive di crescita e con un bacino di utenza asfittico, l’Ente camerale ha cercato di valorizzare il più possibile i segmenti produttivi, potenziando l’esistente e cercando nuovi spazi per le imprese: mi riferisco ai progetti di internazionalizzazione portati avanti, facendo arrivare da noi buyers stranieri e portando all’estero i nostri imprenditori». «Dopo il mancato accoglimento della realizzazione del Terminal crocieristico nei locali dei Magazzini generali, abbiamo suggerito più volte, anche in sede di Autorità portuale, il possibile utilizzo della Dogana, nel convincimento che la struttura crocieristica avrebbe potuto essere un concreto volano di sviluppo per la nostra città — ha aggiunto — una città che non può prescindere dalla Falce pensando alla sua crescita ed alla sua ripresa. È nella Zona Falcata, infatti, che batte forte il cuore di Messina. Un’area di grande pregio e di indiscutibile valore, sulla quale si “giocherà” il suo avvenire. Le strutture produttive dei cantieri possono e debbono essere mantenute in questa zona, perché i posti di lavoro vanni difesi a spada tratta. Senza permettere, però, speculazioni edilizie. E, sempre in difesa dei lavoratori, abbiamo partecipato, tramite il dott. La Rosa, alle diverse riunioni presso l’Autorità portuale sul personale dell’Ente Fiera, per il quale ribadiamo ancora una volta che, in un eventuale progetto futuro, è necessario che lo stesso abbia una corsia preferenziale per la stabilizzazione. Siamo stati vicini a questa città anche negli eventi luttuosi e drammatici che l’hanno prostrata: penso alla tragica alluvione del 2009». Il Presidente ha ricordato l’impegno dell’Ente Camerale nell’ambito della cultura e delle iniziative che hanno coinvolto il mondo della scuola e i giovani, la promozione dei borghi, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura e della nautica. Per quanto riguarda l’enogastronomia e i prodotti d’eccellenza, le ultime iniziative promosse: “Saremo a Sanremo” e “Madre in Sicilia”. In più ha anche menzionato la partecipazione alla “Borsa internazionale del turismo e delle città Siti Unesco” a Lerici, la missione congiunta con il Consorzio del florovivaismo siciliano in partenariato con la Camera di commercio e industria di Mersin, che ha portato in Turchia un numeroso gruppo di florovivaisti messinesi per stringere accordi commerciali con quell’area geografica, in forte sviluppo economico; l’adesione al progetto per la “Promozione della nautica del mondo” e al 12º Salone nautico di Venezia. Il presidente Messina non ha dimenticato neanche i giorni tormentati a causa di denunce e conseguenti inchieste giudiziarie e amministrative. «L’auspicio è che, all’interno di questa Camera, si prosegua lungo questa strada — ha detto —, sperando che la città riesca a riprendersi e a riscattarsi. Le esigenze delle persone vanno messe al primo posto: dare e lasciare qualcosa agli altri è assolutamente necessario». «Mi auguro, altresì — ha concluso il presidente —, che la Camera, dopo l’inevitabile periodo di commissariamento, che auspico di breve durata, possa riprendere in pieno la propria attività, dando modo alle varie categorie e organizzazioni, che per legge sono deputate alla sua amministrazione, di esercitare la loro funzione di rappresentanza».
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