Precari e stabilizzazione, Province regionali dal futuro incerto, Sanità tutta ancora da decifrare. I temi caldi non mancavano al tavolo del Consiglio Generale della Cisl Funzione Pubblica che si è tenuto nel pomeriggio alla presenza del segretario regionale Gigi Caracausi e del segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese.
A illustrare il quadro della situazione è stato il segretario provinciale della Funzione Pubblica cislina, Calogero Emanuele che ha spiegato lo stato dell’arte sulla stabilizzazione dei precari.
“È innegabile – ha detto Emanuele al Consiglio Generale provinciale – che i percorsi sulle stabilizzazioni nei vari enti e soprattutto nel Comune di Messina vanno conclusi, anzi bisogna accelerare perché scopriamo ogni giorno una novità che rischia di complicare tutta la procedura. Per questo abbiamo invitato e continuiamo a pressare l’Amministrazione comunale di Messina a proseguire il percorso stabilito e avviato al tavolo di concertazione. Ma la questione precari – ha voluto evidenziare – va affrontata a livello regionale. Crocetta perde troppo tempo a pensare alle poltrone e ai nuovi assessori mentre la questione precari dovrebbe essere primaria. Così come primaria è la vicenda delle Province regionali”.
E di Province regionali ha parlato il segretario della Cisl Fp Sicilia, Gigi Caracausi: “Teoricamente non esistono più – ha detto – ricordiamo ancora la trasmissione di Giletti e l’annuncio ad effetto del nostro Governatore. Dovevamo essere i primi in Italia a completare il percorso di estinzione delle Province, invece siamo diventati gli ultimi. Nelle altre regioni i lavoratori saranno assorbiti nelle altre strutture pubbliche, in Sicilia ancora non c’è la legge e se non sarà approvata entro il 31 luglio, da settembre migliaia di persone rischiamo di andare in mobilità. Il clima politico non dei migliori – ha aggiunto Caracausi – ma comunque confidiamo nel disegno di legge Cracolici che martedì prossimo andrà in aula e che salvaguarda i lavoratori e può essere un buon compromesso e un’onorevole via d’uscita”.
Ma il fronte caldo è anche quello della Sanità. Caracausi non risparmia critiche all’assessore Borsellino. “Da qualche tempo preferisce lavorare negli uffici e non ha contatto con la realtà – ha detto – in Sicilia non vi è sovrannumero di personale, vi è solo una brutta organizzazione che porta a utilizzare male le persone. In Sicilia siamo tra i più virtuosi d’Italia e lo dimostreremo con i numeri nell’incontro previsto per giovedì 2 luglio sulle linee guida per la Sanità, nel corso del quale si parlerà della nuova disposizione organica. Quanti medici, quanti infermieri, quanti lavoratori devono essere diminuiti ancora in Sicilia? Troppi secondo noi”.
“Sempre di più – ha detto il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese – si scontano i processi di riorganizzazione amministrativa e istituzionale con pressapochismo politico e senza attenzione alle compatibilità finanziarie del personale e dei servizi alle comunità. Sia a livello locale che nazionale”.
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