Si è conclusa, dopo lo start del 3 ottobre, la campagna “Truffe stop – prova a prenderli”, promossa dal Comune di Messina – Assessorato alle Politiche Sociali – e dal Ministero dell’Interno, per la sensibilizzazione e il contrasto alle truffe ai danni delle persone anziane e fragili, nell’ambito del progetto “NonRaggir@ME”. La campagna è stata premiata da numeri di partecipazione brillanti e risultati tangibili che testimoniano la creazione di rete solida tra cittadini e istituzioni, insieme per dire no alle truffe.
Nel corso degli incontri territoriali nei sei quartieri, e della manifestazione di avvio al Palacultura, oltre 1300 persone hanno portato testimonianze e racconti, si sono confrontate tra loro e con le istituzioni, hanno ascoltato le esperienze ed i consigli dei militari dell’Arma dei Carabinieri, i tenenti Alex Zecca e Ciro Grassia, su come evitare di cadere vittima di truffe e inganni e sui metodi più utilizzati dai malviventi, e hanno preso consapevolezza di non essere ”soli”.
“Truffe Stop”: a Messina una campagna di successo
Nel corso dell’incontro con la stampa per illustrare i risultati del progetti, particolare enfasi è stata data enfasi, da parte dell’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Federico Basile e dall’Assessora alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore, alla necessità di denunciare e di non sentirsi soli e deboli nel caso in cui si sia stati vittima di truffe.
L’Assessora Calafiore ha affermato: «la campagna si chiude, ma la nostra opera di sensibilizzazione continua. Siamo estremamente soddisfatti dei risultati, non solo in termini numerici, ma soprattutto in termini di comunità: abbiamo fatto rete, abbiamo coinvolto le realtà territoriali tramite parrocchie e circoscrizioni».
«Abbiamo avuto accanto l’Arma dei carabinieri, siamo stati affiancati dalle partecipate Atm e Messina Social City. In una parola, abbiamo attivato percorsi di consapevolezza e fiducia. Le persone sono portate a fidarsi di quelli che poi si rivelano essere truffatori anche a causa dell’emotività. Spesso la solitudine gioca un ruolo fondamentale nella vulnerabilità degli individui. La campagna ha messo in luce la necessità di non farsi sopraffare e di denunciare alle forze dell’ordine. Soprattutto ha veicolato il messaggio che nessuno è solo, e istituzioni e forze dell’ordine sono al fianco dei cittadini» – ha continuato.
Truffe Stop: coinvolta anche l’Atm
Le tantissime dichiarazioni rilasciate da parte degli utenti durata della campagna hanno aiutato il processo di veicolazione dei messaggi di sensibilizzazione. Inoltre, hanno favorito la diffusione di una maggiore consapevolezza verso un problema che è molto più comune di quanto non dicano le statistiche.
A tal proposito, il maggiore Federico Mucciacciaro, intervenuto alla conferenza stampa di chiusura per l’Arma dei carabinieri, ha spiegato: «non c’è niente di cui aver vergogna nell’essere vittima della truffa. Come è successo a una persona può succedere a tutti. È necessaria una rete comunitaria di persone vere per ricreare rapporti forti, in modo che di fronte a una criticità ci si possa rivolgere a familiari, amici e parenti. Non bisogna avere paura. Noi riusciamo a monitorare solo la punta dell’iceberg. Di truffe ne sono tentate e non arrivate a compimento migliaia. I numeri sono in calo, ma la guardia deve rimanere alta».
Nel progetto è stata coinvolta anche l’Atm, che ha affiancato l’Assessorato alle Politiche Sociali. La Presidente dell’Azienda Trasporti Carla Grillo ha dichiarato: «abbiamo diffuso il video della campagna sui nostri mezzi. Abbiamo messo le locandine sulle nostre pensiline smart, un bus è stato brandizzato. Buona parte della nostra utenza è composta da anziani. Veicolare un messaggio così forte è stato importante, e nel contempo ci è servito per sensibilizzare il nostro personale che spesso si è trovato a gestire situazioni potenzialmente pericolose».
Incontri in presenza e community online
La campagna “Truffe stop – prova a prenderli” ha previsto, insieme agli incontri in presenza, una strategia diffusione online. Le metriche dei social network hanno mostrato un grande interesse verso i temi del progetto. Nel corso di un mese e mezzo di attività, tra il 3 ottobre e il 25 novembre 2025, su Instagram sono stati pubblicati 26 post, 9 reel e 19 stories, che hanno registrato quasi 71mila visualizzazioni, con una copertura dei contenuti di oltre 30mila persone.
Ancora meglio ha risposto la community di Facebook, su cui sono state registrate 191mila visualizzazioni, con una copertura totale di 70.721 persone, oltre tremila visite e 3.115 interazioni sui 29 post e 8 reel pubblicati, con oltre 650 followers.
La community ha permesso la realizzazione di uno spazio di condivisione di esperienze, consigli e buone pratiche. Gli anziani, le persone fragili e i loro familiari hanno avuto la possibilità di comprendere che dietro la campagna c’erano persone reali. Persone pronte ad ascoltare e a offrire supporto. Grazie alla nascita di questa community, si sono create diverse occasioni di confronto e conforto online. Queste hanno evidenziato storie di vita vissuta e momenti di supporto che si sono sviluppati dagli incontri in presenza.
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