È tutto pronto. Mancano ormai 24 ore all’inizio della XII edizione del Premio Troisi e Salina si prepara ad accogliere di nuovo la manifestazione dedicata all’artista napoletano che sull’isola eoliana girò il film capolavoro “Il Postino”.
Prima che si accendano i riflettori sulla rassegna cinematografica e culturale, fondata nel 2012 dai giornalisti Massimiliano Cavaleri e Patrizia Casale, abbiamo intervistato proprio Massimiliano Cavaleri per scoprire tutto quello che c’è dietro il Marefestival che, anno dopo anno, vede crescere la sua fama e il suo prestigio non solo a livello nazionale ma anche internazionale.
Marefestival 2023: Massimo Troisi è ancora vivo
«Per noi Troisi è ancora vivo perché è stato un personaggio talmente straordinario e unico nel suo genere che ancora oggi è un grande riferimento per tutti coloro che si avvicinano al mondo della commedia, della comicità e del teatro». Esordisce così Cavaleri, iniziandoci a parlare della passione e dell’impegno che accomuna tutta l’organizzazione di questo evento. «Massimo Troisi aveva un modo unico di recitare e di trasmettere valori. Quest’anno ricorrono i 70 anni dalla sua nascita e di conseguenza è un’edizione che sentiamo un po’ di più rispetto alle altre. Questo grande uomo, però, è sempre nel nostro cuore e grazie al Marefestival rivive, dato che proprio a Salina girò il Postino, la sua eredità cinematografica».
Ma andiamo a capire quali saranno le soprese che si susseguiranno a partire dalla giornata di domani. «Quest’anno avremo la proiezione di un documentario bellissimo dedicato a Troisi, realizzato dal grande regista Mario Martone. Verrà proiettato domenica alla presenza di Anna Pavignano, compagna di vita e di lavoro di Troisi. Lei è l’unica che può a pieno titolo parlare di Massimo Troisi perché lo ha accompagnato per diversi anni sia dal punto di vista sentimentale che lavorativo, realizzando tanti film di successo come “Ricomincio da tre”, “Morto Troisi, viva Troisi”, “Pensavo fosse amore invece era un calesse” e “Il Postino”, candidato a 4 Premi Oscar».
«Sempre domenica – ci svela Massimiliano – verrà proiettato un filmato inedito di Paolo Cagnotto, con il patrocinio di Lecco Film Commission. Si tratta della prima intervista video di Troisi ad un festival del Cinema: era il Festival di Cannes del 1981». Troisi è reduce da una stagione incredibile, il suo primo film “Ricomincio da tre” da lui diretto e interpretato ottiene un successo di critica e di pubblico, record di incassi al botteghino e un mucchio di premi fra cui due David di Donatello, e due Nastri d’Argento. Come confesserà nell’intervista, si tratta della sua prima volta ad un festival importante e della sua prima intervista in tale tipo di manifestazioni.
Altro ospite di spicco al Marefestival sarà l’imitatore ufficiale storico di Massimo Troisi: Roberto Valentino, famoso anche per la sua imitazione di Totò. Le sue non sono semplici imitazioni. Tutto nasce dall’ammirazione verso questi personaggi importanti quindi l’imitazione è un gesto di amore e rispetto nei confronti di questi grandi artisti. «Quando mi ha chiamato – ci racconta Massimiliano Cavaleri – non avevo avuto ancora il piacere di conoscerlo e non avevo il suo numero. Rispondendo al telefono sentì dall’altro lato “Massimo Troisi parlare” e mi prese un colpo! La voce è davvero identica».
A Salina un festival dal potenziale internazionale
Grazie al Marefestival Salina diventa meta di tanti ospiti ben due mesi prima dell’alta stagione, registrando centinaia di presenze. Un dato di fatto che testimonia l’interesse verso questa manifestazione, che ha tutte le carte in regola per diventare un appuntamento prestigioso a livello nazionale e internazionale. E proprio parlando di futuro abbiamo concluso la nostra chiacchierata con Massimiliano Cavaleri. Quando gli chiediamo come si immagina questo evento fra cinque anni ci risponde così: «Il mio primo desiderio è che possa diventare un premio internazionale: sarebbe bellissimo, per riconoscere la dovuta memoria anche all’estero a Troisi. Poi vorrei rendere il Marefestival una vera competizione cinematografica, un evento di 4/5 giorni con la giura e le proiezioni cinematografiche. Perché i festival sono davvero tali quando c’è anche una gara. Fino ad oggi non abbiamo potuto farlo perché sull’isola di Salina mancano proprio le strutture e non è pensabile proiettare tutto in piazza, sotto il sole d’estate. Infine, vorrei riuscire a proiettarlo in Rai. Abbiamo la media partnership della Rai ma non la proiezione su un loro canale. Ci sono dei costi importanti da un punto di vista tecnico e scenografico che ancora non ci possiamo permettere. Il nostro festival ha un potenziale internazionale. Maria Grazia Cucinotta, nostra madrina, va all’estero e lancia l’invito a venire a Salina per conoscere il tramonto di Pollara. Il Marefestival, però, non può crescere soltanto grazie alla nostra organizzazione. Servono partner più sensibili per far diventare questo festival al pari di quello di Taormina e di altri festival italiani. Abbiamo bisogno di risorse economiche importanti e purtroppo le Istituzioni sono ancora poco attente».
Nonostante le difficoltà, da domani il grande artista napoletano Massimo Troisi sarà ricordato e celebrato a Salina da un parterre di illustri nomi, tra cui: Enzo Iacchetti, Luca Barbareschi, Michela Andreozzi, Vittoria Belvedere, Lucrezia Lante della Rovere e Audio2.
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