Personaggi ormai iconici, un delitto misterioso, una storia d’amore combattuta: Cristina Cassar Scalia approda a Messina alla libreria Ubik “La Gilda dei Narratori” per presentare il suo ultimo libro, “La carrozza della Santa”, con al centro le avventure della sua Vanina Guarrasi, vicequestore di Catania. E proprio durante la presentazione conferma: la serie approderà in tv.
Continuano le presentazioni di libri alla libreria “La Gilda dei Narratori” al numero 23 di via Ettore Lombardo Pellegrino. Dopo Marco Missiroli, la pioggia porta nella città dello Stretto anche la giallista siciliana Cristina Cassar Scalia. Solo posti in piedi, microfoni accesi, si inizia a parlare del vicequestore di Catania, Vanina Guarrasi, del suo ultimo caso, di quei personaggi (a partire dall’amatissimo commissario in pensione, Biagio Patanè) che ormai fanno parte delle vite dei lettori, come amici che ritrovi ogni volta che apri un suo libro. A dialogare con l’autrice il giornalista messinese, Francesco Musolino.
Cristina Cassar Scalia si racconta da “La Gilda dei Narratori”
Avida lettrice di gialli, da Simenon, col suo commissario Jules Maigret, a Fruttero e Lucentini, appassionata di Leonardo Sciascia, Cristina Cassar Scalia – nata a Noto, trapiantata prima per studio e poi per lavoro a Catania – è medico e ha iniziato la sua carriera di scrittrice con un romanzo molto apprezzato, “La seconda estate”, che è tutto fuorché un giallo. Com’è nata, quindi, Vanina Guarrasi? «Prima di “Sabbia nera” (primo romanzo della serie su Vanina Guarrasi, ndr) non mi ero mai cimentata nei gialli – spiega ai lettori –, pensavo fosse difficile scriverli. Poi, in visita da un amico, ho visto un montacarichi e mi è venuta un’idea: un giallo che iniziasse da un cadavere ritrovato in un montacarichi. Ho capito da lì che dovevo scrivere un giallo. Ho quindi inventato il personaggio di Vanina così come piaceva a me, ho inventato il personaggio di cui mi sarebbe piaciuto leggere».
Da lì è nata la serie dedicata a Vanina Guarrasi, vicequestore di Catania, sempre in bilico tra il capoluogo etneo e la sua città d’origine, Palermo, oggi arrivata al suo sesto volume, “La carrozza della Santa”, edito, come i precedenti, da Einaudi Stile Libero. Anche lì, il punto di partenza è stato il ritrovamento del cadavere: «Volevo mettere un cadavere dentro il Senato di Catania – scherza – e mi sono chiesta quale fosse il momento giusto, in cui la Polizia Municipale potesse essere tanto distratta da non accorgersene. Ecco, quel momento è la celebrazione di Sant’Agata, quando arriva la carrozza a lei dedicata».
Ma nei suoi romanzi, oltre al giallo, all’ironia, a un dilemma d’amore, c’è anche tanta Sicilia: «Ho voluto raccontare una Sicilia per come la percepisco io – ha spiegato Cristina Cassar Scalia ai lettori. Intanto una Sicilia metropolitana, dato che Vanina si muove tra Catania e Palermo. È diversa dalla Sicilia che si legge di solito nei libri. Catania è una città sempre in movimento, anche di notte trovi confusione. Il palermitano invece è un po’ più slow. Ho diviso la Sicilia in due macroaree. ma se uno va a cercare in realtà ci sono tante Sicilie. Cerco di raccontare queste differenze, anche attraverso la lingua. Non voglio raccontare una Sicilia da cartolina. La gente lo deve sapere che la Catania-Palermo è una mulattiera, com’è combinata la Messina-Catania, e così via. Voglio raccontare una Sicilia il più possibile aderente alla realtà».
Tra ipotesi sulle scelte amorose della protagonista, commenti sui personaggi più amati e spoiler sui prossimi progetti, la discussione tra autore, giornalista e lettore è andata avanti per circa un’ora. E Cristina Cassar Scalia ha confermato, interrogata da Francesco Musolino: «Il progetto televisivo è un progetto sicuro che è andato in porto. Dove lo vedrete e chi interpreterà Vanina, però, ancora non lo so».
Chiusa la presentazione, che è possibile recuperare su Facebook grazie alla diretta streaming sulla pagina ufficiale della libreria “La Gilda dei Narratori”, Cristina Cassar Scalia ha firmato i libri portati dai lettori. Alcune copie autografate sono disponibili in libreria, al numero 23 di via Ettore Lombardo Pellegrino.
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