Messina, Portella Arena: da ex discarica a Parco Urbano

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L’Assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità ha approvato l’analisi del rischio relativa all’ex discarica di Messina a Portella Arena. «Un ulteriore passo in avanti – scrive in una nota l’Amministrazione Basile – per la definitiva chiusura di un vero scempio ambientale: un’area di grandissimo pregio naturalistico, quale è Portella Arena, venne adibita a discarica comunale degli rifiuti solidi urbani (r.s.u.), dove per anni vi furono abbandoni di rifiuti di vario genere, verrà finalmente restituita alla comunità nella sua integrità, facendo cessare il rischio di contaminazione ambientale».

Portella Arena: da discarica a Parco urbano

Sull’approvazione dell’analisi, arriva anche il commento dell’Assessore alle Politiche Ambientali, Dafne Musolino; «Rammento che nel 2018 il sito si presentava in uno stato di sostanziale abbandono tanto da essere sottoposto a sequestro giudiziario, di cui io stessa venni nominata sub delegata del Custode per occuparmi della realizzazione delle primarie attività esecutive necessarie a far cessare la fuori uscita di percolato. Da allora, insieme alla Messina Servizi, al recupero del sito ed alla raccolta del percolato. È stato portato a termine l’intervento di MISE del piede della discarica, finanziato con fondi PON Metro della Città Metropolitana, realizzando anche un impianto di recupero del biogas.

Adesso – continua la Musolino – l’area si presenta come un sito sottoposto a controllo e gestione ordinaria e, con l’approvazione dell’analisi di rischio e del piano di caratterizzazione, si può finalmente compiere l’ultimo passaggio per archiviare una brutta pagina di inquinamento ambientale. Per il futuro, con il Sindaco Federico Basile, abbiamo immaginato che Portella Arena, quando avrà terminato la fase di chiusura, potrà divenire il più importante parco urbano della Città di Messina, restituendola alla sua meravigliosa bellezza naturistica e consentendo a tutti i messinesi di godere di un’area di altissimo pregio».

Adesso, come si legge nel documento redatto dalla Regione, il Comune dovrà presentare entro sei mesi, il progetto degli interventi di bonifica o di messa in sicurezza, il primo passo: affidamento dell’incarico.

 

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