Posizionata a piazza Duomo dopo la processione del Ferragosto 2022, oggi la Vara di Messina è stata ruotata di 90° affinché sia rivolta verso la Cattedrale. Perché? A spiegarlo è l’assessore alla Cultura e al Turismo Enzo Caruso: «È arrivato il momento che i messinesi recuperino significati e simboli – dichiara – legati alla tradizione, senza i quali ogni rappresentazione risulta amorfa e svestita di contenuti».
L’esponente della Giunta Basile fa riferimento alla simbologia nella quale “Gesù porge l’Anima di Maria a Dio Padre”, raffigurato nella parte sommitale del Portale del Duomo, secondo i canoni del Teatro Mobile del XVI secolo. Ora la Vara, quindi, guarda verso la Cattedrale di Messina, come nella stampa pre-terremoto di Michele Panebianco (che potete vedere qui). A disporre questo piccolo spostamento è stato, appunto, l’assessore alla Cultura Enzo Caruso, in accordo con l’Assessore Massimiliano Minutoli e l’arch. Nino Principato.
«In passato – spiega Enzo Caruso – ogni pietra ed ogni scultura aveva precisi riferimenti alle Scritture o alla mitologia, all’epica o ai versi di sommi poeti e che costituivano la parte più importante della realizzazione di un’opera: l’Ideazione e la progettazione. Personaggi come Mauroli, Polidoro, Montorsoli, Giuntalocchi, Ferrante Gonzaga rappresentavano per Messina l’élite del pensiero, della matematica e dell’architettura. Monumenti e Fortificazioni erano realizzate con precisi dettami di cui oggi abbiamo perso le tracce e delle quali sentiamo il bisogno di recuperare».
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