In occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione, vi consigliamo 5 film (+1) sulla Resistenza (italiana e non) per ricordare gli uomini e le donne che hanno combattuto per la democrazia. Abbiamo scelto 5 pellicole realizzate in momenti diversi, vecchi classici che hanno fatto la storia del cinema e qualche novità degli ultimi anni.
Dopo i libri sulla Resistenza, che ha scelto per noi Venera Leto, libraia della libreria Colapesce di Messina, abbiamo selezionato anche 5 film da guardare oggi – e non solo oggi – per ricordare e comprendere meglio la battaglia partigiana. Ecco quali sono.
Cinque film sulla Resistenza (Italiana e non)
Roma città aperta (1945)
Non potevamo non partire da qui. Roma città aperta, film di Roberto Rossellini con Anna Magnani, Marcello Pagliero e Aldo Fabrizi è una pietra miliare del cinema italiano ed è, appunto, una pellicola che racconta come pochi gli orrori dell’occupazione nazista della Capitale. Fa parte della trilogia della guerra antifascista, di Roberto Rossellini, cui seguiranno Paisà e Germania anno zero.
Protagonista di Roma città aperta è Giorgio Manfredi, militante comunista, membro della resistenza. La storia parte dall’Armistizio di Cassibile, con cui il 3 settembre 1943 l’Italia si arrese agli alleati, sbarcati in Italia, ma ancora lontani dalla Capitale. Nei nove mesi dell’occupazione di Roma, Manfredi dovrà nascondersi dalla Gestapo, la polizia tedesca, ormai sulle sue tracce. Troverà rifugio da Don Pietro, parroco della periferia.
Una questione privata (2017)
Tratto dall’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, Una questione privata è un film diretto dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani che racconta la resistenza italiana dal punto di vista di un giovane partigiano in viaggio nelle Langhe alla ricerca di risposte. Innamorato perdutamente di Fulvia, scopre che tra lei e il suo amico Giorgio c’è stato qualcosa e decide di andare a parlargli. Da lì comincia il suo viaggio al a ricerca dell’amico, caduto prigioniero dei fascisti, e alla scoperta di sé stesso. Un film (ma si consiglia di leggere anche il romanzo di Fenoglio, tra i più rappresentativi scrittori della resistenza italiana) che mostra la Storia dei grandi eventi, intrecciata con quella del singolo, una Storia che è sì collettiva, ma è anche una questione privata.
L’ultimo metrò (1980)
Secondo capitolo della trilogia dello spettacolo di François Truffaut, L’ultimo metrò racconta la Parigi occupata dai nazisti, il tentativo della popolazione di ritagliarsi spazi di normalità in un contesto come quello della guerra, una storia di resistenza, sotto diversi punti di vista. Il titolo – L’ultimo metrò – fa riferimento all’ultima corsa disponibile per rientrare a casa prima del coprifuoco delle 23, dopo lo spettacolo serale. Nel cast Catherine Deneuve e Gérard Depardieu.
Protagonisti delle vicende raccontate da Truffaut sono Marion Steiner, il marito Lucas e il resto della compagnia teatrale impegnata nelle prove dello spettacolo immaginario “La scomparsa”, in scena al Teatro Montmartre. Lucas, impresario ebreo ricercato dai nazisti finge la propria fuga, mentre in realtà si nasconde nello scantinato dell’edificio. Nel mezzo, una storia d’amore, il tentativo di evadere dalla realtà attraverso l’arte, la scelta di un giovane attore di passare tra le fila della Resistenza.
Miracolo a Sant’Anna (2008)
Nel parlare di Miracolo a Sant’Anna, il regista Spike Lee ha definito il suo film del 2008 un «tentativo di rinnovare il genere del cinema di guerra». Tratta dall’omonimo romanzo di James McBride, la pellicola è incentrata sulle vicende di una pattuglia di soldati afroamericani dispersa nelle colline della Toscana nell’autunno del 1944, al legame che instaureranno con la popolazione locale e, in particolare, all’amicizia tra un bambino sopravvissuto all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema e il soldato Sam Train, affetto da un deficit intellettivo. Il film intreccia la questione razziale tra le truppe statunitensi a quella della guerra e della resistenza contro il nazifascismo in Italia.
Nota a margine: all’uscita del film ci furono diverse polemiche da parte dell’Anpi, per la decisione di Spike Lee di raccontare l’eccidio come causato dal tradimento di un partigiano. Come ci spiega Il Post in questo articolo le cose non andarono così.
La rosa bianca – Sophie Scholl (2005)
Tratto da una storia vera, La Rosa Bianca narra la vicenda di Sophie Scholl e di suo fratello Hans, condannati a morte perché facevano parte di un gruppo clandestino di resistenza tedesco, denominato appunto la “Rosa Bianca”. Il film si apre con Sophie, studentessa universitaria di Monaco di Baviera, che distribuisce insieme al fratello volantini contro il regime nazista all’interno dell’Ateneo. Entrambi saranno arrestati, imprigionati, interrogati e infine giustiziati. Una pagina di storia. Il gruppo della Rosa bianca fu attivo nella Germania nazista dal giugno 1942 al febbraio 1943, attraverso azioni di protesta e opposizione non violente.
(+1) Red Snake, film sulla resistenza curda
Dalla storia passiamo alla contemporaneità e vi consigliamo Red Snake un film ispirato a una storia vera che racconta un’altra resistenza, quella del popolo curdo all’ISIS. La pellicola, diretta dalla giornalista e regista francese Caroline Fourest prende spunto dall’esperienza di Nadia Murad, attivista per i diritti umani irachena di religione yazida. Protagonista del film è Zara, una giovane donna che, come Nadia Murad, sarà rapita e resa schiava dagli uomini dell’ISIS. Riuscita a scappare dalla prigionia, si unisce a un gruppo di combattenti che aderiranno alla resistenza curda.
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