giornata globale delle vittime della migrazione

Rose bianche nello Stretto: a Messina la “Giornata per ricordare le vittime della migrazione”

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Anche a Messina ci si è riuniti domenica 6 febbraio in occasione della Giornata globale per ricordare tutte le vittime della migrazione. A partire dalle 11.00 di ieri, alla Passeggiata a mare, diverse associazioni hanno partecipato insieme all’iniziativa promossa dalla “Tenda della Pace” e da “Le Veglie contro le morti in Mare”. Dai giochi di ruolo destinati ai più giovani alla “Marcia per i nuovi desaparecidos”, passando per i diversi interventi degli attivisti, un breve riepilogo della mattinata.

La Giornata globale per ricordare tutte le vittime della migrazione è iniziata a Messina con il gioco di ruolo organizzato dal Circolo Arci Thomas Sankara di Messina, che ha coinvolto i ragazzi e le ragazze presenti invitandoli a mettersi nei panni delle persone che abbandonano il proprio paese per cercare un futuro in Europa. I giovani hanno quindi ripercorso le tappe e le sofferenze del viaggio vissuto da decine di migliaia di migranti, con tutti i rischi che ne conseguono, ampliati oggi con l’emergenza covid. Fine del “gioco” è stato il momento del superamento della frontiera.

Successivamente, i presenti hanno riprodotto la “Marcia per i nuovi desaparecidos”, che mira a dare un volto – attraverso le foto che ognuno portava al petto – a uomini, donne e bambini che hanno perso la vita cercando di attraversare i confini e arrivare in Europa o negli Stati Uniti. L’iniziativa ha ripreso la marcia delle madri argentine di Plaza de Mayo. La scelta del 6 febbraio è legata, infatti, alla strage di Tarajal del 2014, in cui la polizia di frontiera spagnola massacrò almeno 15 persone che cercavano di attraversare il confine verso l’enclave spagnola di Ceuta.

A questi due momenti sono seguiti diversi interventi finalizzati a lanciare un appello «perché la libertà di circolazione delle persone e l’accoglienza di chi fugge diventino non più un rischio o una sfida , ma diritti da tutelare e doveri da agire, per la piena attuazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani». La manifestazione si è conclusa con un minuto di silenzio e con un lancio di rose bianche nello Stretto di Messina, per ricordare le vittime delle migrazioni.

L’evento messinese ha visto il protagonismo di un folto gruppo di associazioni ed organizzazioni: Abarekà Nandree OdV, AGESCI Messina 3, AGESCI Messina 13, AGESCI Zona dello Stretto (Settore Giustizia Pace e NonViolenza), ANPI Sezione Aldo Natoli, Anymore Onlus, Cambiamo Messina dal Basso, Circolo ARCI Thomas Sankara, Circolo Impastato PRC Messina, Italia Nostra, Piccola Comunità Nuovi Orizzonti, SAE, Una Famiglia per amico.

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