Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ha incontrato i Rettori degli Atenei siciliani per un protocollo d’intesa dedicato alla ricerca e all’innovazione. L’intento dell’incontro, infatti, è quello di realizzare un Polo per utilizzare le risorse comunitarie e offrire nuove opportunità di lavoro ai neolaureati.
All’incontro, tenutosi a Palazzo d’Orleans, erano presenti Massimo Midiri dell’Ateneo palermitano, Francesco Priolo di Catania, Salvatore Cuzzocrea dell’Università di Messina e Giovanni Puglisi, Rettore di Enna. Insieme ai quattro Rettori anche gli assessori regionali all’Istruzione, Roberto Lagalla, alle Attività produttive, Mimmo Turano e all’Energia, Daniela Baglieri.
«Un momento di confronto – ha detto Musumeci – per definire un percorso comune, alla luce soprattutto della molteplicità di risorse che saranno disponibili a breve per l’Isola. Regione e Atenei, infatti, siamo chiamati ad affrontare insieme, nei prossimi mesi, sfide vecchie e nuove: dall’energia rinnovabile alla sismicità, dalla desertificazione al cambiamento climatico, dal digitale all’idrogeno, solo per fare alcuni esempi.
Ecco perché con i quattro rettori firmiamo un Protocollo d’intesa per la creazione di un Tavolo partenariale da attivare fin da subito. Servirà ad una strategia comune per le procedure di candidatura nell’ambito delle risorse del Pnrr e per ogni altro settore di intervento in seno al nuovo ciclo di programmazione dei Fondi delle politiche di coesione».
Protocollo d’intesa tra Università
Si chiamerà “Coordinamento della ricerca in Sicilia” e avrà l’obiettivo di promuovere una forma di collaborazione stabile e organizzata fra i diversi attori della ricerca e innovazione operanti in Sicilia. «Si punta insomma alla costituzione di un coeso e armonico sistema regionale della ricerca e dell’innovazione, attraverso – continua la nota – la creazione di alleanze e la definizione di rapporti di collaborazione e cooperazione interregionali, nazionali e internazionali a supporto delle progettualità delle università siciliane». Saranno quindi diversi gli ambiti di ricerca, come già anticipato dal governatore Musumeci, tra gli altri:
- la doppia transizione green & digital;
- la valorizzazione delle tecnologie chiave abilitanti (Kets);
- la collaborazione su progetti di produzione di idrogeno low-carbon, la diffusione dell’idrogeno pulito negli usi industriali;
- la promozione di iniziative e progetti di ricerca e sviluppo per accelerare la transizione verso forme di produzione a minore impatto energetico e ambientale;
- l’attivazione di interventi di ricerca di base e applicata nei settori propri delle aree di sviluppo strategico della Regione (agroalimentare, digitale, scienza della vita, beni culturali, energia, turismo, economia del mare).
I Rettori degli Atenei Siciliani
La proposta della Regione Siciliana di avviare un protocollo d’intesa è stata condivisa da tutti i Rettori delle Università siciliane. «In questi quattro anni la politica della Regione verso le Università è stata costante e molto attenta, – ha detto il presidente della Conferenza dei rettori delle Università siciliane, Giovanni Puglisi – concordo con l’importanza di un’Agenzia regionale che parta dagli Atenei e raccolga tutti gli enti pubblici e privati che si occupano di ricerca. Il sistema universitario è pronto a fare la sua
parte».
«È un’occasione unica – ha detto Priolo – per ridurre il gap infrastrutturale che ancora esiste tra Nord e Sud». «Questo protocollo d’intesa – aggiunge Cuzzocrea – è un atto di riconoscimento del ruolo svolto dalle Università siciliane nel campo dell’innovazione e della ricerca» Per Midiri «le risorse ci sono, bisogna saperle spendere bene. Noi dobbiamo investire per fare in modo che l’Università sia l’anticamera del lavoro per i nostri studenti».
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