Il nuovo progetto che dovrebbe rivoluzionare la linea del tram di Messina non convince il segretario di UilTrasporti, Michele Barresi, che esprime con durezza il suo dissenso. A far storcere il naso al sindacalista è, in particolare, la decisione di ridurre a un unico binario il percorso della linea tranviaria in alcuni tratti della città, come la Cortina del Porto e Provinciale.
Nella mattinata di ieri, il presidente di ATM, Giuseppe Campagna, insieme al Consiglio di Amministrazione della Partecipata e agli assessori Salvatore Mondello e Francesco Gallo, ha presentato il progetto per il restyling della linea del tram di Messina. Tra le principali novità, la rimozione dei cordoli, la sostituzione delle pensiline presenti alle fermate e la riduzione a un unico binario del tratto della Cortina del Porto tra Palazzo Reale e il Municipio e a Provinciale, nella zona di Palazzo Palano.
Questa decisione, in particolare, secondo il segretario di UilTrasporti Messina sarebbe «una bestemmia», in controtendenza con l’idea di potenziamento del servizio pubblico: «Se da un lato – scrive Michele Barresi in una nota – si dichiara di voler cambiare il volto di Messina, invertendo la rotta rispetto all’uso dell’auto privata e incentivando il trasporto pubblico e si annuncia addirittura la volontà di pedonalizzare da Villa Dante a Piazza Cairoli, dall’altro non si può immaginare di passare la linea tranviaria da doppio a semplice binario. Forse si è tornati indietro sul progetto del tram “volante” per non gettare al vento 25 milioni che erano da anni già stanziati nella “cura del ferro” dell’epoca del Ministro Delrio, programmati e finanziati tra il 2016 e il 2017, per restyling di vetture e nuova infrastruttura, ma perché impiegarli per “ridimensionare” il servizio tranviario e non rilanciarlo realmente?»
Per Uiltrasporti, modificare il percorso del tram in questo modo sarebbe un controsenso rispetto alla volontà – più volte dichiarata dall’Amministrazione – di potenziare il trasporto pubblico a Messina: «Di fatto si fa fare un passo indietro al trasporto pubblico – sottolinea Barresi – riducendo capacità di trasporto della linea ad un solo binario, forse per “favorire” il commercio ma col risultato di incentivare il trasporto su mezzo privato che vede Messina tra le città più caotiche d’Italia. Passare anche per brevi tratte da doppio binario a binario unico, com’è chiaro anche ai profani della materia, vuol dire far fare al tram un passo indietro in termini di velocità di percorrenza, ma soprattutto penalizzarlo nella gestione del servizio».
«Oggi – conclude il segretario di UilTrasporti Messina – nelle grandi città si moltiplicano le linee di tram e metropolitane, se ne costruiscono di muove, mentre a Messina si toglie un binario dicendo di voler scommettere sul servizio pubblico. Se davvero l’intento è quello di cambiare il volto della città si dovrebbe avere il coraggio di spostare il percorso del tram da quelle zone che si vogliono restituire alla fruizione dei cittadini. Con progetti di questo tipo non si raggiunge l’obiettivo e si finisce solo per ridimensionare il servizio, lasciando comunque quelle cesoie che limitano l’affaccio a mare o strozzano la viabilità in alcuni punti della città».
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Il segretario della uiltrasporti ha ragione: il binario unico è una bestemmia. Invece di spendere i soldi stanziati in abbellimenti non utili a migliorare il trasporto e che perciò non sono priorità occorre cambiare il percorso del tram, oggi in larga parte lontano dalle zone della città più frequentate e pensare a una nuova linea più vicina alla parte ovest del centro cittadino.