È iniziato lo scorso gennaio il primo semestre del Super Premio Cashback, il bonus previsto nel piano Italia Cashless per chi ha totalizzato, nell’arco di sei mesi, il maggior numero di transazioni con carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento. Chi si posiziona tra i primi 100.000 nella classifica del Super Cashback ha diritto al bonus da 1.500 euro erogato dallo Stato.
Nell’ultimo aggiornamento, risalente a martedì 30 marzo, la soglia per rientrare tra i primi 100.000 è arrivata a 198 pagamenti, in media poco più di 2 transazioni ogni giorno. Questo numero è destinato a salire da qui al 30 giugno 2021, quando terminerà il primo dei tre periodi del Cashback, che ha sostituito il rimborso sperimentale avviato durante le festività natalizie.
Super Cashback, come entrare in classifica
A differenza del programma Cashback, incentrato sul volume della spesa, il Super Premio Cashback si basa sulla somma totale delle transazioni più che sull’importo singolo. Per rimanere in classifica è necessario:
- aver compiuto la maggiore età;
- effettuare almeno 50 pagamenti in sei mesi;
- completare la registrazione all’app IO.
Gli accrediti, addebitati sul conto corrente, potranno essere cumulativi per semestre. Come si legge sul sito del governo, infatti, «una coppia che utilizza carte e app di pagamento per tutti gli acquisti potrebbe ottenere in un anno anche 6.000 euro».
Cashback, tra rinnovo e cancellazione
Il futuro del programma Cashback è, ad oggi, avvolto nel mistero. Mentre il governo Draghi valuta eventuali modifiche, aumentano le pressioni dei partiti per cancellare l’iniziativa introdotta dall’ultimo esecutivo Conte. Durante il confronto alla Camera tra la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, e il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, è emersa infatti la volontà di bloccare il Cashback di Stato per dirottare i fondi su nuovi ristori per imprese e partite IVA.
Due settimane fa, in un’intervista al Messaggero, il sottosegretario all’Economia Claudio Durigon (Lega) aveva chiesto di terminare anticipatamente il piano Italia Cashless direttamente allo scadere del primo semestre. Tuttavia, durante un’interrogazione parlamentare del 24 marzo, Durigon ha cambiato idea e ha chiesto la proroga di un altro anno, sostenendo che il programma Cashback «ha costituito un segnale positivo per i pagamenti digitali soprattutto per la percentuale della quota dei pagamenti elettronici sul numero totale di transazioni».
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