È stato illustrato ieri, martedì 27 ottobre, il Decreto Ristoro, un provvedimento da oltre 5 miliardi di euro finalizzato a sostenere le categorie interessate direttamente dalle misure del Dpcm Conte del 24 ottobre 2020, dai bar, ai ristoranti, alle palestre e ai teatri. «Avevamo promesso ristori adeguati e rapidi – ha dichiarato il presidente del Consiglio dei Ministri – e così sarà. Ora la nostra priorità è mettere in sicurezza il paese».
Il Decreto Ristori, in pubblicazione a breve sulla Gazzetta Ufficiale contiene quindi misure economiche mirate per offrire un supporto alle categorie maggiormente coinvolte dalle disposizioni contenute nell’ultimo Dpcm del presidente Giuseppe Conte per contrastare la diffusione del coronavirus. Prevede contributi a fondo perduto, bonus, credito di imposta, l’esenzione della seconda rata IMU e due mensilità del reddito di emergenza.
«È un decreto – ha spiegato il premier Conte – cui abbiamo lavorato parallelamente rispetto all’elaborazione del Dpcm. L’ho firmato all’1.00 di notte solo quando con il ministro Gualtieri e il ministro Patuanelli siamo stati sicuri che queste risorse ci fossero e che quindi gli stanziamenti erano sufficienti».
I contributi a fondo perduto, ha chiarito, arriveranno direttamente sul conto corrente delle categorie interessate, con bonifico dell’Agenzia delle Entrate. A riceverlo saranno prima coloro che già avevano aderito alla “prima edizione” – teoricamente dovrebbe arrivare già a metà novembre, e, successivamente, toccherà agli altri.
Decreto Ristori: cosa prevede
Oltre ai ristori a fondo perduto, le categorie interessate potranno beneficiare di altre misure:
- un credito di imposta per gli affitti commerciali per ottobre, novembre e dicembre;
- cassa integrazione in deroga;
- l’esenzione della seconda rata IMU in scadenza il 16 dicembre;
- la sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori per il mese di novembre;
- l’indennità specifica per i lavoratori dello spettacolo e del turismo pari a 1.000 euro ciascuno;
- un fondo di 100 milioni per sostenere la filiera agricola, il settore Horeca;
- cancellazione della rata di novembre dei contributi per i lavoratori del settore agricolo e della pesca.
Le categorie interessate agli aiuti economici del decreto ristori saranno diverse,
Contributi a fondo perduto
Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate con il decreto “Rilancio”.
Tra i beneficiari ci saranno anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato). L’importo del beneficio varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.
Proroga della cassa integrazione nel decreto ristori
Il Decreto Ristoro prevede ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza Covid-19. Potranno usufruirne tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 le imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e parte quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche.
Come si legge nella nota stampa di Palazzo Chigi: «È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La Cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni».
La misura prevede uno stanziamento di 1,6 miliardi di euro complessivi.
Esonero dal versamento dei contributi previdenziali
Viene riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021.
L’esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari:
- al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
- al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%.
Credito d’imposta sugli affitti
Il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato.
Cancellazione della seconda rata IMU
La seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività, in pagamento il 16 dicembre, è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni.
Bonus e misure per i lavoratori dello spettacolo e del turismo
Per i lavoratori dello spettacolo e del turismo sono previste:
- un bonus di 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo;
- la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo.
Fondi di sostegno per alcuni dei settori più colpiti
È stanziato complessivamente 1 miliardo di euro per il sostegno nei confronti di alcuni settori colpiti:
- 400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator;
- 100 milioni per editoria, fiere e congressi;
- 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale;
- 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali.
Reddito di emergenza
A tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza.
Bonus da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo
È riconosciuta un’indennità destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti “Cura Italia” e “Rilancio”. L’importo è aumentato da 600 a 800 euro.
Sostegno allo sport dilettantistico
Il Decreto Ristoro istituisce un apposito Fondo per le associazioni e le società sportive dilettantistiche le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo sport. Il Fondo viene finanziato per 50 milioni di euro per il 2020 per l’adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che queste associazioni svolgono, soprattutto per le comunità locali e i giovani.
Contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca
Viene istituito un fondo da 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive.
Il sostegno viene effettuato attraverso la concessione di contributi a fondo perduto a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019.
Altre misure del Decreto ristori
Salute e sicurezza
È previsto un insieme di interventi per rafforzare ulteriormente la risposta sanitaria del nostro Paese nei confronti dell’emergenza Coronavirus. Tra questi:
- lo stanziamento dei fondi necessari per la somministrazione di 2 milioni di tamponi rapidi presso i medici di famiglia;
- l’istituzione presso il Ministero della salute del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di contact tracing.
Giustizia
Il decreto prevede anche specifiche misure per il settore giustizia. Tra l’altro, si introducono disposizioni:
- per l’utilizzo di collegamenti da remoto per l’espletamento di specifiche attività legate alle indagini preliminari e, in ambito sia civile che penale, alle udienze;
- per la semplificazione del deposito di atti, documenti e istanze.
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