Bonus Sicilia. Click day “flop”, Musumeci: «Valuto richiesta risarcimento danni a TIM»

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Il presidente della Regione Nello Musumeci sta valutando se rescindere il contratto con Tim Spa e chiedere un risarcimento danni dopo il flop del click day del Bonus Sicilia programmato inizialmente per la giornata di ieri, lunedì 5 ottobre, e rinviato a causa di una «anomalia della piattaforma» gestita, appunto, dall’Azienda di telecomunicazioni.

Cos’è successo è ormai noto. Ieri, lunedì 5 ottobre, avrebbe dovuto essere il “click day” per le microimprese siciliane intenzionate a richiedere le agevolazioni previste dal governo regionale per arginare la crisi causata dal coronavirus. Peccato che al momento di puntare il mouse, i richiedenti il Bonus Sicilia si siano trovati davanti un messaggio piuttosto chiaro: «Si comunica che il Click Day previsto a partire dalle ore 9.00 del 5/10/2020 a causa di una problematica tecnica imputabile a TIM Spa è da intendersi rinviato alle ore 9.00 di giovedì 8/10/2020».

rinvio del click day per il bonus sicilia

Immediate le reazioni delle forze politiche in campo all’ARS, dal Movimento 5 Stelle, al PD a Fratelli d’Italia che, con un sonoro “te l’avevo detto” hanno bacchettato il Governo Regionale. A poche ore di distanza dal rinvio forzato del click day per il Bonus Sicilia, il presidente Musumeci ha dichiarato di stare valutando se rescindere o meno il contratto con TIM.

«Ho dato mandato all’Ufficio legale della Regione – ha dichiarato il Governatore della Sicilia – di verificare se esistono le condizioni per procedere con la rescissione del contratto nei confronti della Tim Spa e con la richiesta di risarcimento danni».

«Si tratta – ha aggiunto – di un danno di immagine della stessa Azienda e nei confronti dell’Amministrazione regionale, ma soprattutto per le decine di migliaia di imprese che, costrette a fermarsi in piena pandemia, dovranno attendere ancora per ottenere le risorse stanziate dal mio Governo. Ho già chiesto una relazione dettagliata sull’accaduto ai dirigenti generali regionali dell’Arit (Autorità Regionale per l’Innovazione Tecnologica, ndr)  e delle Attività produttive, anche per accertare eventuali responsabilità interne».

«Chi ha sbagliato è giusto che paghi – ha concluso seccamente Nello Musumeci. Nel frattempo, spero che la Tim Spa voglia scusarsi con il suo cliente Regione anche se si è già assunta la responsabilità dell’anomalia riscontrata, in nottata, sulla piattaforma».

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