Divieto di assembramento, mascherine obbligatorie anche all’aperto (se non si è da soli) e tampone per chi rientra dall’estero: sono queste alcune delle principali misure previste dall’ordinanza Musumeci del 27 settembre 2020 per il contenimento del covid 19 in Sicilia. Il provvedimento anti-coronavirus entrerà in vigore a partire dal 30 settembre e resterà valido fino al 30 ottobre. Vediamo, punto per punto, cosa prevede.
A illustrare le ragioni della nuova ordinanza è stato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci: «Le misure che adottiamo con questa ordinanza mettono al centro i controlli e la prevenzione nei confronti delle persone fragili o più esposte al contagio. I nostri costanti e ripetuti inviti alla prudenza purtroppo non sono stati da tutti adeguatamente raccolti ed entriamo in una fase difficile dell’epidemia, con l’arrivo della stagione influenzale. Il testo è ancora una volta improntato al principio della leale collaborazione tra tutte le istituzioni e del confronto con i professionisti, che presto l’assessore Razza tornerà ad incontrare con il Comitato tecnico scientifico. Abbiamo appreso che la chiave più importante per affrontare questa emergenza è rappresentata dalla tempestività delle decisioni e della previsione degli eventi futuri. La Sicilia non vuole un nuovo lockdown, ma per impedirlo dobbiamo impegnarci tutti, soprattutto i più giovani».
Coronavirus, cosa prevede l’ordinanza Musumeci del 27 settembre per la Sicilia
La nuova ordinanza firmata il 27 settembre 2020 dal presidente della Regione Nello Musumeci prevede nuovi obblighi per la Sicilia con l’obiettivo di contenere la diffusione del coronavirus sull’Isola. Le misure entreranno in vigore a partire da mercoledì 30 settembre e resteranno in vigore fino al 30 ottobre 2020.
Vediamo, nel dettaglio, cosa prevede la nuova ordinanza Musumeci in materia di mascherine obbligatorie, assembramenti, rientri dall’estero.
Mascherine obbligatorie in Sicilia: chi deve indossarle e quando
Ogni cittadino deve avere con sé la mascherina quando esce di casa e indossarla nei luoghi aperti al pubblico in presenza di più soggetti. Si è dispensati solo quando ci si trova tra congiunti o conviventi. L’uso della mascherina non è obbligatorio per i bambini al di sotto dei 6 anni.
Sono esclusi dall’obbligo di utilizzo della mascherina in modo continuativo coloro che svolgono attività motoria intensa, a condizione che il distanziamento interpersonale possa essere mantenuto. La mascherina dovrà poi essere indossata una volta terminata l’attività fisica.
Misure per chi viene dall’estero
Per chi entra nel territorio della Regione provenendo da Stati UE e/o extra UE vigerà l’obbligo di registrarsi sul sito Sicilia Coronavirus ovvero di comunicare la propria presenza al servizio sanitario della Regione.
I cittadini residenti in Sicilia dovranno adempiere a quest’obbligo registrandosi sul sito e comunicandolo prontamente al proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta. Tali obblighi valgono per coloro che hanno fatto rientro in Sicilia nei sette giorni antecedenti la pubblicazione dell’ordinanza.
Cosa devono fare le Asp
Sarà compito delle Aziende Sanitarie Provinciali (Asp) competenti territorialmente sottoscrivere un Protocollo con le Società di gestione degli aeroporti, le Autorità portuali, i gestori del trasporto, di concerto con l’Assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, con lo scopo di sottoporre a tampone rapido (o ad altri mezzi di indagine diagnostica, validati dall’Istituto Superiore di Sanità) i soggetti provenienti dai Paesi esteri.
Divieto di assembramento
È vietato l’assembramento, precisa l’ordinanza, «mediante il prolungato stazionamento nei luoghi pubblici o aperti al pubblico quali, a titolo esemplificativo, le strade, le piazze e i parchi».
Sono escluse dal divieto le sole occasioni di iniziative pubbliche previste dalla legge e/o comunicate all’Autorità di pubblica sicurezza, per le quali l’organizzatore è comunque responsabile del rispetto delle norme anti-covid.
Ulteriori misure di contenimento del contagio da covid 19 in Sicilia
Nel caso di cluster territorializzati, si legge nell’ordinanza, «i Dipartimenti di Prevenzione propongono con immediatezza al Presidente della Regione Siciliana, previa intesa con le Amministrazioni comunali competenti, l’adozione di Protocolli contenitivi, limitatamente ad aree infracomunali, comunali o sovracomunali».
Misure a protezione del personale sanitario e dei pazienti fragili
Le Aziende del sistema sanitario regionale dovranno svolgere controlli periodici sul personale tramite tampone rapido (o con altro mezzo di indagine diagnostica). Il Dipartimento delle Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico dell’Assessorato regionale della Salute monitora il rispetto della presente disposizione anche mediante la distribuzione dei test necessari ove non reperiti dalle singole Aziende.
Gli ospiti delle strutture socio-sanitarie e i cosiddetti “soggetti fragili” saranno sottoposti agli stessi controlli.
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