Al via 179 tirocini formativi per chi percepisce il Reddito di cittadinanza a Messina. La misura, illustrata stamattina a Palazzo Zanca, mira a offrire ai partecipanti la possibilità di formarsi e svolgere attività in aziende o altri enti per inserirsi pian piano nel mondo del lavoro. Contestualmente, è stato aperto il bando per consentire a Enti Pubblici, Società pubbliche, Privati e del Terzo Settore e Piccole e Medie Imprese di ospitare i tirocinanti.
I 179 tirocinanti sono già stati selezionati e il progetto è stato già finanziato con 1.079.000,00 euro. A conclusione del bando reso pubblico stamattina verrà infine creata una long list di soggetti che potranno ospitare i beneficiari dei tirocini a Messina. Le persone selezionate potranno quindi iniziare un percorso di formazione, finalizzato a fargli acquisire competenze da poter spendere, un giorno, nel mondo del lavoro. L’ingresso, anche se temporaneo, in aziende ed enti attivi in città, servirà anche a questo, a creare un contatto tra questi ultimi e chi oggi percepisce il reddito di cittadinanza a Messina.
A presentare l’iniziativa sono stati l’assessore ai Finanziamenti Extrabilancio Carlotta Previti e l’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore. Delle 695 istanze ricevute, hanno specificato, al momento verranno attivati 179 tirocini per un periodo di 10 mesi, con un importo mensile di 600 euro lordi.
«Ho lavorato in sinergia con l’Assessorato alle Politiche Sociali – ha spiegato l’assessore Previti –, con il gruppo delle assistenti sociali selezionate all’interno del PON (Programma Operativo Nazionale), che è un programma finanziario con diverse misure declinate al suo interno, ma tutte con al centro il beneficiario che, per usufruire di questi contributi, deve rispettare i parametri che attestino le sue difficoltà ed il suo trovarsi in una forma di precariato sia dal punto di vista sociale che economico. Questo è soltanto un primo passo che l’Amministrazione comunale intende compiere nell’ambito del sociale, ciò che abbiamo declinato nei diversi programmi consiste proprio in una serie di misure destinate ad includere socialmente gli aventi diritto, offrendo un’opportunità a soggetti che non ne hanno di potersi inserire nel mondo del lavoro».
Sulla stessa linea l’intervento dell’assessore Calafiore: «Dai dati a nostra disposizione abbiamo constatato che la formazione dei soggetti percettori di reddito di cittadinanza è una formazione medio-bassa. Quindi occorre che l’inserimento nel mondo del lavoro passi attraverso forme di tirocinio indispensabili alla formazione per una successiva stabilizzazione. L’Amministrazione – ha chiarito – si muove in questi termini anche per altri finanziamenti e desidero ricordare che saranno attivati tirocini formativi per gli assegnatari delle case D’Arrigo in quanto l’obiettivo della misura non è solo quello di risolvere un disagio abitativo ma anche una situazione familiare con relativo disagio economico. La presa in carico è dell’intero nucleo familiare».
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