scontro tra alessandra calafiore e alessandro russo

Scontro a Palazzo Zanca: Russo attacca la Calafiore. Lei risponde: «Continui a giocare, Consigliere»

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A Palazzo Zanca nelle scorse ore sono volate frecce avvelenate. E no, non è stato il Cambio di passo a far scaldare gli animi, ma un post del consigliere comunale Alessandro Russo che, nel denunciare il caso di una donna sfrattata da casa propria con la figlia, ha attaccato la Giunta e in particolare l’assessore Alessandra Calafiore. Immediata la replica: «Continui a giocare, Consigliere, visto che ha tanto tempo libero da dedicare al “nulla cosmico”».

Ma cos’è successo? Ieri sera, mentre tra le pareti del Consiglio Comunale si giocava il secondo round del Cambio di passo il consigliere Alessandro Russo viene a conoscenza di una storia che lo porterà, poche ore dopo, ad attaccare la Giunta: si tratta della storia di due donne sfrattate che non hanno dove trascorrere la notte e si ritrovano quasi a dormire per strada. Russo riporta la vicenda sul proprio profilo Facebook e si scaglia contro l’Amministrazione e in particolare contro l’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore.

Poche ore dopo, Alessandra Calafiore risponde a Russo rispedendo le critiche al mittente e ripercorrendo la vicenda di cui, sottolinea, era già a conoscenza. Dopo diverse vicissitudini, per le due donne era stato previsto il trasferimento a Casa Serena, ma qualcosa sembrerebbe essere andato storto e stamattina, riporta l’Assessore, sono state trovate alla scuola Foscolo dove avrebbero occupato una delle aule.

Riportiamo, di seguito il post pubblicato dal consigliere comunale Alessandro Russo e la risposta dell’assessore Alessandra Calafiore.

L’attacco del consigliere Alessandro Russo

Alessandro Russo Consigliere Comunale di MessinaStamattina il consigliere comunale Alessandro Russo ha riportato sulla propria pagina la storia delle due donne sfrattate e ha attaccato la Giunta comunale rivolgendosi in particolare all’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore. Ecco cosa ha scritto:

«Mentre il Sindaco gioca a cercarsi a tutti i costi i consiglieri che mancano al suo pallottoliere, mentre ieri giocavamo a “indovina chi?” in Consiglio Comunale, nelle stesse ore una madre anziana con sua figlia, sfrattate da casa loro, sono state sul punto di dormire per strada tutta la notte. Per strada. Poi, per pietà, sono state spostate alla “Casa di Vincenzo” (che qualcuno comunque pensava di chiudere qualche tempo fa…). Che, ricordo, è una struttura prioritariamente destinata a uomini. Due donne sole e sfrattate in una struttura per uomini non è una soluzione».

Poi l’affondo contro l’assessore alle Politiche Sociali: «Oggi la Giunta o l’assessore Calafiore, per un attimo è bene che smettano di giocare a contare le figurine e trovino immediatamente una soluzione a questi casi disperati. Non ci sono le case per chi è sfrattato, non ci sono le abitazioni per chi è come Giusy e sua madre. E si lamentano perché poi occupano le scuole per abitarle. Ma dove dovrebbe andare chi è talmente solo, disperato e senza una lira, da dover dormire per strada? Non è una situazione di città civile».

«Del bando temporaneo per le abitazioni destinate a queste famiglie – ha concluso Russo –, da novembre, non si sa più nulla. E qui continuiamo a giocare a trovare i numeri su un pezzo di carta. Messina merita la serietà di essere governata oggi. Altro che “Cambio di Passo”».

La replica dell’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore

alessandra calafiore, assessore della giunta de lucaPochi minuti fa, l’assessore Alessandra Calafiore ha risposto al consigliere comunale Alessandro Russo ripercorrendo le diverse fasi della vicenda. Ecco cosa ha scritto:

«Le signore – ha esordito – sono state più volte ricevute da me unitamente al rappresentante dell’Unione inquilini Antonio Currò, ed il caso è ben conosciuto; essendo ospitate infatti temporaneamente a casa di amici, dopo essere state più volte accolte anche a Casa di Vincenzo, si era prospettato l’inserimento negli alloggi di transito dell’Annunziata che ormai a brevissimo tempo saranno nella disponibilità del Comune di Messina».

«Ieri sera – ha proseguito l’Assessore – le signore, che dal consigliere Russo non hanno avuto alcun aiuto, si sono fermate nell’area prospiciente Palazzo Zanca decidendo di trascorrere la notte per strada. Sono stata allertata dai vigili urbani alle ore 01.15 e prontamente a causa dell’ora tarda sono state accolte in regime di emergenza a Casa di Vincenzo, dando loro la disponibilità a riceverle in mattinata. Stamattina alle 09.15 sono state ricevute nella mia stanza, essendomi già attivata a trovare ospitalità a Casa Serena in regime di pronto soccorso sociale, soluzione che è stata accolta in attesa del trasferimento negli alloggi di transito».

«Desidero precisare – ha raccontato – che è stato messo a disposizione anche il servizio di trasporto per accompagnarle, dovendo recuperare le signore degli effetti personali, ho fornito il mio numero di cellulare per essere chiamata ed inviare il personale del trasporto. Ultimato l’incontro, ho contattato Antonio Currò dell’Unione inquilini, che non era a conoscenza di quanto accaduto ieri alle signore e l’ho informato della soluzione trovata. A distanza di un’ora vengo informata che avevano occupato due stanze alla Ugo Foscolo».

Ripercorsa la vicenda, Alessandra Calafiore si rivolge direttamente ad Alessandro Russo: «Questa Amministrazione non può condividere le forme utilizzate né dal consigliere Russo che non conoscendo le situazioni inveisce con parole offensive nei confronti del Sindaco e della sua Giunta, né tantomeno dall’Unione inquilini con cui finora vi è stato un continuo dialogo ed aggiornamento sulle misure ed i finanziamenti messi a disposizione della grave situazione di disagio abitativo in cui versano tanti cittadini».

«Possiamo assicurare – ha concluso – sia al consigliere Alessandro Russo e ad alcuni rappresentanti dell’Unione inquilini che né il Sindaco, né la sua Giunta né nella fattispecie l’Assessore alle Politiche Sociali hanno tempo per giocare né tantomeno alle “figurine”, ma purtroppo c’è ancora chi non vuole vedere o non vuol sapere il percorso propedeutico che è stato fatto e sarà attuato. Continui a giocare consigliere, visto che ha tanto tempo libero da dedicare al “nulla cosmico”, noi lavoriamo nell’interesse di chi ha bisogno e della collettività».

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