Anche MessinAccomuna commenta la seduta di Consiglio comunale di ieri, nella quale doveva essere discusso il Cambio di Passo proposto dal Sindaco De Luca, che però è stata rimandata a mercoledì.
Il laboratorio di partecipazione civica non manca, anche questa volta, di rivolgere critiche aspre all’operato dell’Amministrazione: «Se qualcuno aveva il dubbio che fosse una cosa seria, si sarà ricreduto oggi pomeriggio. L’ultima (purtroppo non ultima) sceneggiata. Se n’è accorto alle 17,30 che c’era la Santa Eustochia da omaggiare? A che serve il Cambio di Passo? Chiaro come il sole: perdere tempo, distrarre l’aula e negoziare. Intanto la città langue».
Perchè il Sindaco dovrebbe “distrarre” il Consiglio comunale? «Che succede alla liquidazione ATM (dove gli stipendi si sono bloccati)? Ci siamo al 65% con la differenziata (obiettivo di 6 mesi fa)? Le baracche sono scomparse (giuramento di un anno fa)? Che fine ha fatto il PRG e Messina Social City? Quanti milioni in meno per gli accertamenti TASI 2014? Come mai, dopo aver girato alle parrocchie la tassa di soggiorno, il peggior Natale cittadino è stato finanziato grattando dal fondo di riserva? E intanto si tratta, così si pensa ad altro.».
Secondo MessinAccomuna è il Civico consesso a dover prendere atto della situazione e dare un freno al Primo cittadino: «Adesso il Consiglio farebbe bene a occuparsi responsabilmente della gestione della città. Tornare alle questioni ATM; portare pianificazione urbanistica e difesa del suolo fuori dalle sabbie mobili dell’amministrazione; valutare da cosa nasce la seconda tornata di cartelle pazze in due anni; discutere gli intollerabili ritardi del risanamento, eccetera. Insomma, farebbe bene a darsi un’agenda propria, con la quale esercitare (finalmente) le sue responsabilità di controllo e indirizzo dell’azione amministrativa.
Revocare la discussione dell’impossibile ordine del giorno con cui l’amministrazione pretende di dire al Consiglio cosa il deve dire all’amministrazione (un atto ridicolo, arrogante, offensivo e mai visto, che stravolge i rapporti tra Giunta e Consiglio). Pretendere di discutere democraticamente e compiutamente le questioni reali e concrete della città. Se il Sindaco rifiuterà, vorrà dire che il Cambio di passo era solo un cambio di “fumo” negli occhi».
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