È una Messina che non cresce e che, anzi, sembra essersi arenata, quella fotografata dal report Città in cifre 2018, reso noto da Palazzo Zanca nelle scorse ore. Aumentano le persone senza reddito, mentre 1 messinese su 3 guadagna al massimo 10.000 euro l’anno.
Una Messina, quindi, stagnante, in cui, tra l’altro, la forbice sociale sembra allargarsi sempre di più causando una sostanziale scomparsa della classe media, quella con reddito che va dai 15.000 ai 26.000 (in diminuzione dello 8,1%), e quella con reddito tra i 10.000 e i 15.000 (in decremento del 6,7%)
Ma colpisce soprattutto un dato: la classe di reddito prevalente, contenente al suo interno il 32,2% del totale, è quella di chi percepisce annualmente da 0 a 10.000 euro. Dato che, sì, si mantiene grossomodo stabile dal 2012, ma che non può che preoccupare.
Il 22,41% dei contribuenti, invece, si colloca nella fascia di reddito da 26.000 a 55.000 euro (numero in aumento negli ultimi 7 anni del 6,67%); mentre il 2,41% del totale percepisce tra i 55.000 e i 75.000 euro (anche qui si registra un aumento rispetto al 2012, questa volta del 2,71%).
Ciò che desta preoccupazione, tra l’altro, è l’aumento delle persone che non percepiscono reddito: il 40% in più rispetto al 2012 (corrispondente a circa 400 unità).
Per quel che riguarda, invece, la provenienza del reddito, si segnala una diminuzione di coloro che guadagnano tramite lavoro autonomo. Se nel 2012 le unità considerate erano 5.659, nel 2017 sono scese a 3.474, marcando quindi un decremento del 22,8%.
Analizzando i dati, infine, è possibile notare circa 2.000 unità che non risultano in qualche modo ridistribuite nelle varie fasce di reddito e che, si può supporre siano emigrate negli ultimi 7 anni senza che ci fosse un ricambio.
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