FIT CISL contesta duramente quanto detto dal sindaco Cateno De Luca dopo il blitz alla MessinaServizi Bene Comune e va al contrattacco, puntando i riflettori sulle condizioni degli uffici, privi di riscaldamento e aria condizionata. Ecco il contenuto della loro nota.
Se ieri il Primo Cittadino si è espresso contro la flessibilità degli orari dei dipendenti dell’Azienda, oggi il sindacato ribatte mettendo in evidenza quanto esplicitato nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL): «Quando il Sindaco si scaglia contro gli orari flessibili di ingresso, uscita e pausa pranzo dei dipendenti – afferma Letterio D’Amico, segretario provinciale di Fit Cisl – dovrebbe sapere che il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro impone 38 ore settimanali per tutti, indipendentemente dall’orario di entrata, e che la flessibilità del lavoro è una delle conquiste più significativamente impattanti sulla qualità del lavoro stesso».
In sostanza, secondo il sindacato, il Primo Cittadino avrebbe una concezione del lavoro pubblico ancora troppo legata al passato, alla catena di montaggio del sistema Fordista, e perderebbe di vista un altro fattore che influisce sull’efficienza dei dipendenti, vale a dire le condizioni degli uffici: «Ma su questo – dichiara D’Amico – Cateno De Luca sorvola facendo finta di nulla quando il personale è fortemente messo in difficoltà dalle condizioni in cui si trova a lavorare».
«In estate – chiarisce, in conclusione, il segretario – tre colleghe sono finite in ospedale per malori derivati dall’assenza di aria condizionata e da mesi negli uffici si lavora indossando i giubbotti per mancanza di riscaldamenti. Ogni tanto ci piacerebbe leggere un suo post pregno d’indignazione anche su questo».
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