Su 104 capoluoghi di provincia italiani, secondo la ricerca di Legambiente e Ambiente Italia “Ecosistema urbano”, nel quadro di grigiore generale emergono Venezia, Bologna e Genova. Affonda il Mezzogiorno, con Messina in testa.
Per le prime, però, si tratta di un primato relativo: non sono le citta’ piu’ sostenibili, ma sono le meno insostenibili.
Distanti anni luce, per sostenibilità, Messina, Reggio Calabria e Vibo Valentia, ultime in classifica. Secondo il rapporto, presentato a Venezia nel corso di un convegno, nei capoluoghi italiani non crescono le isole pedonali, le zone a traffico limitato e le reti ciclabili urbane e resta pesante l’inefficienza energetica e quella del trasporto pubblico, messo sotto pressione dai tagli e incapace di attrarre passeggeri.
Maglia nera, dunque, per Reggio Calabria (44esima) tra le citta’ medie, Vibo Valentia (45esima) tra le citta’ piccole, e Messina (15esima) tra le grandi citta’. Alla base di questi risultati c’e’ una lunga sfilza di risposte non date, da parte delle amministrazioni di Messina e Vibo Valentia, che non hanno permesso di valutare le loro performance. Per quanto riguarda Reggio Calabria, le risposte sono arrivate ma non sono state esaustive. E i dati emersi non sono di certo positivi: male i consumi idrici procapite (194,1 litri procapite al giorno), la dispersione idrica si attesta al 38% e non decolla la raccolta differenziata, che seppur in crescita rispetto alla scorsa edizione (8,4%), si ferma quest’anno all’11,4%. (Agi)
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