jukebox letterario - giardini naxos, capo d'orlando, messina

È nato in provincia di Messina il jukebox letterario che declama poesie

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Un jukebox letterario che anziché trasmettere musica declama poesie è stato presentato nelle scorse settimane durante il festival NaxosLegge, a Giardini Naxos, e presto inizierà il suo giro nelle scuole di Messina e provincia con un progetto pilota in due licei di Capo D’Orlando.

Un’intuizione come questa, è chiaro, non poteva nascere che da un professore, o comunque da un cultore delle arti e della letteratura, come il professor Mauro Cappotto, insegnante di Storia dell’Arte in un liceo di Capo d’Orlando e assessore alla Cultura del Comune Ficarra. Ed è proprio a Ficarra, nella sala della Seta del Museo di Palazzo Milio che si trova in questo momento la sua creatura: un jukebox anni ’80 “alimentato” a poesia.

Approdato a NaxosLegge, il jukebox si è trasformato in uno strumento di diffusione della cultura e della lettura tra i giovani, in particolare nelle scuole. È nata da lì, infatti, l’idea di lanciare un progetto pilota che partirà presumibilmente a inizio 2019 in due licei, uno di Giardini Naxos e uno di Capo D’Orlando. «Abbiamo scelto di inserire in prevalenza testi di poeti siciliani del ‘900, come Lucio Piccolo o Bartolo Cattafi, ma non solo – ha spiegato Fulvia Toscano, direttrice del festival. Durante NaxosLegge abbiamo fatto ascoltare al pubblico Leopardi interpretato da Gassman, ma in linea di massima le poesie che contiene sono lette da persone comuni».

Tra i lettori ci saranno, infatti, anche i ragazzi dei licei che verranno coinvolti: «Non escludiamo, in futuro, di estendere il progetto ad altre scuole – ha chiarito la dottoressa Toscano. Intanto stiamo lanciando il progetto pilota, ma abbiamo ricevuto telefonate da diversi istituti interessati e abbiamo notato l’interesse suscitato nei passanti quando lo abbiamo presentato nel corso del festival».

Il jukebox letterario, insomma, pur nella sua semplicità, col suo sapore retrò che affonda le proprie radici in un immaginario non poi così lontanosembra destinato a un futuro roseo. Al momento, si trova nella Sala della Seta del museo di Palazzo Milio, a Ficarra, la struttura diretta dal suo ideatore, dove può essere usato con una moneta da 500 lire. Presto, però, dovrà fare le valigie e iniziare il suo tour partendo da Giardini Naxos e Capo D’Orlando, dove raccoglierà, pian piano, le voci di tanti studenti e le parole dei maggiori poeti novecenteschi dell’Isola.

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