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Situazione precaria al viadotto “Ritiro”. Fama: “La pubblica incolumità è in pericolo”

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ritiroIl consigliere della V Circoscrizione, Bernardo Fama, a seguito alle numerose proteste dei cittadini del rione “Ritiro”, firmate dai presidenti di circoscrizione Giacomo D’Alì, Francesco Tavilla, Franco Laimo, Marcello Cannistraci, Giovanni Bucalo, Angela Capillo, Paolo Barbera e Giuseppe Alessi, lamenta al sindaco, Renato Accorinti, e all’assessore ai Lavori Pubblici, Sergio De Cola le gravi e urgenti problematiche riscontrate nella zona sottostante al viadotto.

“Da tempo, − dichiara il consigliere Bernardo Fama − si registra la caduta di calcinacci, anche di dimensioni rilevanti, dal viadotto Ritiro. In passato erano state collocate delle reti di contenimento sottostanti al viadotto stesso, ma allo stato attuale risultano divelte e fatiscenti. Tale problematica, in una zona densamente popolata, lede la pubblica incolumità cittadina richiamando le funzione del sindaco, il quale ha l’obbligo di adottare provvedimenti atti alla salvaguardia dell’incolumità cittadina”.                       

“A breve il Consorzio Autostrade Siciliane –prosegue − consegnerà i lavori di demolizione e ristrutturazione del viadotto Ritiro alla ditta che si è aggiudicata la gara d’appalto, dove, per la messa in posa delle opere, gli abitanti delle abitazioni interessate dovranno evacuare temporaneamente gli stabili, in attesa del completamento dei lavori stimato per l’anno 2017. La gravità, la pericolosità e l’urgenza della problematica succitata non può attendere tutto questo tempo prima di essere risolta”.                              

“Giova precisare che, − spiega Fama − a seguito dei vecchi lavori di costruzione dello svincolo autostradale Ritiro, proprietari di appartamenti interessati a tale opera, hanno percepito somme di indennizzo relativamente al deprezzamento e allo sgombero temporaneo degli stessi, altresì, proprietari aventi diritto a tali emolumenti e riconosciuti dagli uffici competenti, ad oggi, nonostante la disponibilità di tali fondi, non hanno percepito alcun indennizzo”.

Pertanto, il consigliere di V circoscrizione, Bernardo Fama, chiede “di intimare d’urgenza al Cas l’immediata ricollocazione delle reti di contenimento dei calcinacci, nei tratti in cui sono fatiscenti o divelti dall’usura, per evitare il precipitare al suolo di potenziali “portatori di morte” ,  considerando soprattutto che i lavori di ricostruzione del viadotto non termineranno prima del 2017 e che la caduta “massi” avviene con frequenza; di predisporre da subito, vista l’imminente consegna dei lavori alla ditta aggiudicataria dell’appalto, lo studio di un piano complessivo di evacuazione,  accoglienza ed assistenza dei cittadini interessati, con particolare cura dei  diversamente abili, per evitare che una mancata idonea programmazione possa mettere in ulteriore disagio le famiglie interessate, peraltro già conosciuto in occasione dei precedenti allontanamenti forzati del 2011 e 2012; di dare all’Ufficio Espropriazioni, l’immediata  disposizione di dare corso alle procedure di  liquidazione delle indennità di deprezzamento ai soggetti interessati non ancora saldati , dal momento che, il ”balletto” di competenze tra Anas ed Amministrazione Comunale è stato definitivamente risolto in carico a quest’ultima e, che   è venuta a crearsi una vera e propria disparità tra chi ha percepito tali somme, e chi ancora attende nonostante la disponibilità dei fondi in questione”. 

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