Non delude le attese la partitissima del San Filippo. Occasioni da una parte e dall’altra soprattutto nella prima frazione, mentre nella ripresa sono calati i ritmi. I campani bissano il pareggio ottenuto quattro mesi da nella Poule Scudetto. Vani i tentativi di Catalano, che nel finale ha schierato sia Lasagna che Corona rinunciando al 4-2-3-1 e passando al 4-3-3.
Tra i pali confermato Lagomarsini, in difesa Silvestri e De Bode, autori di un ottimo esordio in Coppa Italia con il Catanzaro, affiancano gli esperti Ignoffo e Bolzan, all’esordio al San Filippo. Di fronte alla retroguardia agiscono Bucolo e Maiorano, che nel reparto nevralgico sfida il cugino Nigro, al pari di Masini già obiettivo di mercato dei peloritani.
Guadalupi (anche lui alla prima apparizione al San Filippo) e gli esterni Parachì (tra le rivelazioni dell’ultimo torneo di serie D) e Guerriera (subito in forma a differenza di un anno fa, quando saltò l’intero girone di andata per infortunio) supportano l’unica punta Chiaria, un ex. Indisponibili gli squalificati Quintoni e Costa Ferreira e gli acciaccati Cucinotta e Siciliano.
L’Ischia, neopromossa in Lega Pro al pari del Messina e Campione Dilettanti dopo avere eliminato proprio i peloritani dalla Poule Scudetto, deve rinunciare ad una delle sue “stelle”, Catinali, ed al promettente under Austoni, scuola Sampdoria. Presente all’esordio in campionato anche il sindaco Renato Accorinti, che effettua un giro di campo prima del calcio d’inizio, scortato dal presidente del Messina Isidoro Torrisi, dal vice Niki Patti e dal direttore generale Vincenzo Lo Monaco.
(53)
