Stretto in Carena. Alla scoperta dell’officina del team SIC, tutti pronti per il MotoStudent

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Prosegue il percorso del team di Stretto in Carena. Entusiasmanti sorprese, gli ospiti noti e un regalo per voi. Questo quanto è successo all’evento pubblico “AperiSic” che vi abbiamo raccontato nella puntata precedente.

Oggi cambiamo location: vi faremo entrare nella nostra officina per mostrarvi il lavoro che abbiamo svolto finora. Del resto, non siete impazienti di vedere la moto?

Inoltre ci sono delle novità dalla MotoStudent: sono state ufficializzate quali sono le prove che affronteremo nel giorno tanto atteso.

Volete vedere vedere la moto?

È arrivato il momento di mostrarvi il nostro lavoro. E proprio in questa foto abbiamo immortalato alcuni interessanti componenti della moto. Ve li presentiamo: le “piastre” che vengono poste sullo sterzo, e il “tendicatena”, un componente utile per sostenere la catena.

Componenti NCS per progetto SIC - Stretto in CarenaCome abbiamo realizzato questi elementi? Non è stato semplice. Dopo un lungo studio ingegneristico, li abbiamo disegnati attraverso un software e successivamente lavorati con l’utilizzo di appositi macchinari.

Ma dove abbiamo ricavato questi strumenti? Tutto lo dobbiamo al nostro “Main Sponsor” Marcello Fantuzzi che ci fornisce materiali e strumenti all’avanguardia utili per la produzione.

Se guardate attentamente, nella medesima foto possiamo scorgere un altro curioso dettaglio: il logo NCS. Azienda fondata da Fantuzzi e conosciuta sia in Italia che all’estero per le competenze nel realizzare prototipi di moto da corsa professionali ed efficienti!

Stiamo lavorando per dare vita ad una moto impeccabile e resistente. Studiata per superare tutte le prove rischiose a cui andrà incontro alla competizione “MotoStudent“.

Curiosi di sapere quali prove dovremo affrontare?

Competizione “MotoStudent”: tante sfide per una sola moto

Facciamo un salto temporale. Siamo nei giorni della competizione, 27-28-29 ottobre 2020. La pista di Aragòn è occupata da team universitari provenienti da tutto il mondo, pronti per essere sfidati, la platea è in agitazione.

MotoStudent” vuole metterci in difficoltà e le prove assegnate sembrano impossibili da superare. Ecco quali sono.

Nella prima sfida dei giudici valutano il lato economico del progetto: l’organizzazione con cui abbiamo ottenuto i fondi, come abbiamo speso i soldi, il costo totale della moto.

Ma anche l’occhio vuole la sua parte. La nostra moto, infatti, segue un’estetica all’ultima moda e d’impatto, perfetta per superare la prossima valutazione: il design.

Attenzione! “MotoStudent” non apprezza le moto semplici. L’innovazione e il progetto ingegneristico vengono altrettanto considerati. Più sorprendiamo i giudici, più il punteggio aumenta. 

Ma quando accendiamo il motore? Ora è il turno della moto!

Le prove assegnate alla moto e… la gara!

Se vi immaginate una semplice gara da corsa siete sulla “strada” sbagliata. La moto deve trovare il coraggio di sopportare tante altre pericolosissime prove.

Resiste agli impatti forti e ad eventuali acquazzoni senza rischiare esplosioni?

Per saperlo i giudici testano la sua sicurezza e funzionalità attraverso la prova statica. Una prova in cui la nostra protagonista viene sottoposta a delle “torture” di compressione e impermeabilità.

Non è finita qui. Passiamo alla prova dinamica, relativa al test della frenata e dell’accelerazione. Queste sfide si fanno sempre più eccitanti! Successivamente è il turno del cosiddetto “Gimkhana”: una prova impegnativa di ostacoli e slalom.

Per finire la tanto attesa, eccitante e ardua gara!!!

Ci incontriamo di nuovo?

Sei un appassionato di motori? Il nostro progetto ti entusiasma? O ti stiamo semplicemente simpatici? Allora organizziamo un incontro! Non siamo mai stanchi di organizzare eventi. E il tema che abbiamo scelto questa volta per voi potrebbe proprio sorprendervi. Continuate a seguirci su Facebook, Instagram e LinkedIn per non perderci di vista!

Giulia Brancato

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