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“Rispettate la nostra passione, rispettate questa città”. La rabbia degli Ultras

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ultrasDi porte aperte, o chiuse, al San Filippo per la partita contro il Benevento, se n’è discusso per giorni, nel merito tre gruppi di Ultras hanno inviato agli organi di stampa cittadini il seguente comunicato.

“A mente fredda la rabbia si mescola inscindibilmente allo sdegno e la nostra repentina decisione di non entrare allo stadio venerdì sera ci appare sempre più giusta. Non vogliamo cercare un colpevole in questa assurda vicenda, i colpevoli sono tutti coloro i quali, istituzionalmente, hanno il potere di decidere se una partita di calcio vada giocata o meno.
Nel 2014, con uno stadio da 42 mila posti, con annessi posteggi, con un settore ospiti a ridosso della rampa autostradale, un impianto di videosorveglianza di ultima generazione, un’affluenza stimata di 3-4 mila unità e con circa 60 tifosi ospiti, si decide di chiudere una struttura vietando di assistere ad uno spettacolo con le motivazioni più pretestuose possibili; salvo cambiare idea a poche ore dall’inizio della gara “strafottendosene” di chi fa sacrifici, anche economici, lasciando lavoro e famiglia per
seguire una passione. 
Sfidiamo chiunque a dire che se tutte le “barzellette” che abbiamo sentito negli ultimi tempi venissero estese a tutte le partite di calcio in Italia, si giocherebbero non più di 4/5 partite l’anno in tutti i campionati professionisitci.
La verità è che vi è manifesta incapacità da parte di tutti i soggetti coinvolti ad organizzare e gestire un semplice evento sportivo, ad amministrare una città con enormi problemi e dove “Messina – Benevento” è forse la cosa più semplice da gestire.
Da altre parti ci sarebbero state dimissioni in blocco ma, evidentemente, in questa città la dignità è parola sconosciuta soprattutto da chi ha ruoli istituzionali.
Fallimento totale anche dalla Lega Pro con il suo “spezzatino”; doveva essere il campionato del campanile, dello spettacolo e delle famiglie ed invece è  diventato il campionato degli orari assurdi, stadi vuoti e addirittura chiusi!
Vergogna, solo vergogna per questa evidente incapacità dimostrata da “sceriffi” in cerca di notorietà, portatori di pace e favole dalla barba incolta, depositari di mille verità e del sapere, improvvisati organizzatori di eventi che allestiscono uno spettacolo tragicomico a danno di una città ormai in ginocchio”.

NOCS 1983 – FRACIDI 1990 – VECCHIA MANIERA

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