La prima settimana è andata del Tour del France è terminata e di certo non sono mancate le sorprese ed i colpi di scena. Vincenzo Nibali si trova ad 1’ 48” dalla maglia gialla, vestita dal belga Greg Van Avermaet, mentre rispetto agli altri papabili vincitori del Tour, con primo Alejadro Valverde, ha un ritardo di 17”.
La tappa di ieri finiva a Roubaix, arrivo della famosa classica “Parigi – Roubaix”. La vittoria è andata a John Degenkolb, ma non sono mancate le sorprese sul pavè delle Fiandre Francesi: Richie Porte, dopo una rovinosa caduta, è stato costretto al ritiro – sospetta rottura della clavicola; Mikel Landa, Romain Bardet e Rigoberto Uran hanno perso una manciata di secondi dai primi arrivati, per colpa di cadute e problemi tecnici, invece, lo Squalo dello Stretto è arrivato al traguardo con il gruppo dei migliori, correndo la gara in maniera intelligente ed ordinata.
Oggi c’è stato il primo dei due giorni di riposo concessi dal Tour de France, ma già da domani si riparte alla grande con la prima tappa alpina. La frazione di domani, 158,5 km da Annecy a Le Grand-Bornand, in programma ben cinque GPM (Gran Premi della Montagna), di cui tre di prima categoria e uno addirittura hors categorie. Gli ultimi chilometri prevedono in rapida successione il Col de Romme (8,8 km al 8,9% di media) ed il Col de la Colombière (7,5 km al 8,5%). La vetta di quest’ultimo è posta a quasi 15 km dal traguardo, dopo di questa inizia una lunga discesa che termina a circa 2000 metri dall’arrivo di Le Grand-Bornand. Questa tappa è la prima di un trittico che metterà a dura prova la resistenza degli atleti, Vincenzo Nibali compreso.
Giovanni Irrera
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