Alejandro “El Imbatido” Valverde trionfa alla rassegna iridata, battendo allo sprint finale Bardet e Woods. Per lo spagnolo è la prima volta che indossa la maglia iridata e ci riesce alla veneranda età di 38 anni.
Per Vincenzo Nibali non è andata benissimo, infatti, lo Squalo dello Stretto oltre non essere riuscito nell’impresa di vincere la corsa iridata, non ha potuto dare il meglio di sé, vista la condizione non ancora ottimale. Il migliore degli italiani è stato Gianni Moscon. Il ciclista italiano si è classificato 5°, vendendo cara la pelle e dovendosi arrendere solamente nell’ultima “infernale” salita. Per lui non è un cattivo risultato, dato che ha ancora 24 anni e, quindi, una lunga carriera davanti.
La gara – come prevedibile – è stata molto movimentata fin dai primi chilometri. La prima fuga parte subito dopo l’inizio della corsa, con cinque corridori che, riescono a guadagnare ben 19’ di vantaggio. Tutto resta tranquillo fino ai -31 km dall’arrivo, quando inizia il giro finale. Il percorso si fa sempre più duro e le squadre incominciano a studiarsi, cercando la tattica migliore per mettere in difficoltà gli avversari. I primi a dettare un ritmo sono gli italiani, facendo un forcing che screma il gruppo, permettendo anche di recuperare i fuggitivi. Il primo a scattare è Kruijswijk ai -26 km, facendo saltare il banco alla gara, riuscendo a far staccare molti dei migliori fra cui il nostro Nibali.
I corridori si attaccano senza esclusione di colpi, dando vita ad una corsa bellissima. Ai -11 km arriva l’attacco decisivo di Woods: il corridore canadese parte spedito, portandosi con sé solamente Bardet, Valverde e Moscon ma l’italiano non riesce a stare dietro i primi tre, attardandosi di qualche secondo. Alla fine si deciderà tutto in volata. Il primo a partire è Valverde che riesce ad imporsi su Bardet e Woods.
Nibali non sarà contento del suo mondiale, colpa di un recupero non ancora perfezionato, dall’infortunio avvenuto al Tour de France, ma lo Squalo potrà dire la sua all’ultima classica stagionale, il Giro di Lombardia da lui tanto amato.
Giovanni Irrera
(178)