In occasione del suo ritorno a Messina, Vincenzo Nibali ha incontrato sostenitori e giornalisti nella sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele: “Sono molto felice e orgoglioso di essere qui nella mia città”.
“Mi ricordo quando da ragazzo facevo i miei allenamenti sui colli san Rizzo – ha aggiunto il portacolori dell’Astana – In quelle curve ho imparato ad andare in bici, per me quegli anni sono stati importanti per la mia formazione ciclistica, poi per affinare la tecnica sono andato in Toscana. Spero in futuro di poter realizzare delle scuole di ciclismo anche nella mia città”.
“Il ruolo della mia famiglia – ha aggiunto lo “squalo dello Stretto” – è stato fondamentale, mio padre da sempre è un appassionato di ciclismo e mi ha contagiato. Ad un certo punto quando ero piccolo volevo mollare perché eravamo pochi ragazzi a correre ma poi, anche altri ragazzi tra cui mio cugino hanno cominciato ad andare in bicicletta con me. Tutto in seguito è stato diverso e ho proseguito la mia carriera”.
“Sarebbe bello – ha proseguito Nibali – che in futuro ci sia una tappa del giro a Messina”. Rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto se ha già assaggiato l’arancino a lui dedicato da un rosticciere messinese, Nibali ha ammesso: “Ancora no, spero di farlo nei prossimi giorni”.
Si moltiplicano intanto le iniziative in suo favore. Alcuni consiglieri comunali hanno sottoscritto un ordine del giorno, primo firmatario Nicola Cucinotta, nel quale si impegna l’amministrazione comunale affinché esperisca tutti gli atti necessari affinché Nibali venga insignito di adeguata benemerenza da parte del Presidente della Repubblica o dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
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