Nibali cade a Rio 2016, ma un “grazie Enzo” lo merita comunque

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Greg Van Avermaet dovrebbe sapere che quella medaglia d’oro vinta ieri a Rio la meritava un altro, uno che ad 11 km dall’arrivo di una gara ciclistica, per una maledetta caduta ha perso quell’oro che aveva già in tasca.

Vincenzo Nibali, il ciclista che ha portato Messina alle Olimpiadi di Rio 2016 è stato sfortunato davvero, ieri. Doveva vincerla lui la prova in linea di Copacana, invece proprio l’ultima curva gli ha stroncato ogni certezza di vittoria. Due le fratture: “una ‘prossimale’ al collo e una ‘distale’ – scrive l’Ansa.

Gli è sfuggito quell’oro per cui si allenava da anni; quella medaglia che davvero sentiva già al tatto. Era primo in quella discesa che portava al lungomare di Rio, e quei 237 km di percorso li aveva quasi ultimati, davanti al colombiano Henao e al polacco Majka. Poi quella curva, e cade, e prima di lui cade Henao. Rimane Majka, che vola verso il traguardo. Non vince.
Con Nibali ed Henao a terra, Maika è più facile da superare e lo fanno in due, il belga Van Avermaet e il danese Fuglsang. Majka rimane terzo a 1500 metri dal traguardo. Vince il belga. Nibali a terra, con spalla e sogno in frantumi.

Grazie comunque, Enzo, dall’Italia, da Messina.

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