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Mondiali di Calcio – Dopo il Re abdica anche la Spagna. Fatale lo 0-2 con il Cile

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1261120-27213983-2560-1440Finisce il regno di Juan Carlos e – probabilmente – quello di Del Bosque. Nelle calende spagnole questo 18 giugno sarà ricordato a lungo. E soprattutto, i reali non ce ne vogliano, sotto il profilo calcistico. La Roja campione di tutto – 2 Europei e 1 Mondiale negli ultimi sei anni – si scioglie al cospetto del Cile, una squadra giovane e rampante, capace di applicare al calcio ragionato e di qualità degli spagnoli, un pizzico di velocità e imprevedibilità ulteriore. La Spagna cade, la scossa è forte. Si avverte a Rio e in tutto il Brasile perché il Mondiale perde un’attesissima protagonista, forse la favorita numero uno. Per tutte le altre si apre un varco in tabellone (usando un gergo tennistico), ma per i tifosi iberici la delusione è grande. Non basta, a caldo, ricordare i trionfi di un’era per cancellarla o spalmarla del tutto. Ci vorrà del tempo. A Del Bosque rimarrà forse il rammarico di non aver tentato in anticipo la carta del ricambio generazionale. In Brasile è giunta una squadra logora fisicamente e mentalmente, incapace di reagire (alla pesantissima sconfitta dell’esordio), di rigenerarsi, di esaltare la sua enorme qualità. Tutti i nodi sono tornati al pettine e, in un girone infernale, le Furie Rosse sono state ammansite, fino all’eliminazione. Le Furie Rosse partono piano e al 19′ sono già sotto: assist di Aranguiz e gol di Vargas. Al 43′ Casillas respinge male una punizione di Sanchez e Aranguiz mette dentro. Nella ripresa i sudamericani sfiorano addirittura il tris e strappano, con l’Olanda, il pass per gli ottavi.

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