Il Messina chiede giustizia per le violenze subite a Gela

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Il Messina, domenica scorsa, avrebbe subìto una vera e propria aggressione da parte del Gela. Tre i tesserati giallorossi feriti durante l’intervallo: Prisco, Frisone e Barbera.

«La squadra stava rifiatando dopo aver disputato un grandissimo primo tempo, in cui avrebbe meritato di passare in vantaggio – dice il presidente dell’ACR Messina, Pietro Sciotto – quando un gruppo di persone è entrato con forza nel nostro spogliatoio. Urla, minacce e sono volati anche schiaffi e pugni. Ne è nata una vera e propria rissa ma nessuno è venuto in nostro soccorso».  Parole dure e piene di rabbia anche nei confronti del Presidente del Gela. «Nel gruppo di persone che ci ha aggrediti ho riconosciuto anche il presidente del Gela. Non è tollerabile che una figura che dovrebbe rispettare le regole dello sport si sia resa protagonista di questa aggressione. La squadra è tornata in campo terrorizzata. La nostra partita è finita lì».

Non si è fatta attendere la replica da parte della società biancazzurra che afferma:«Tutto è iniziato con il comportamento antisportivo e violento di un loro tesserato all’interno del tunnel degli spogliatoi nei confronti sia del nostro team manager che di un nostro giocatore alla fine del primo tempo. Lo stesso team manager ha subito un trauma alla testa ed è stato costretto a ricorrere alle cure mediche».

Il vicepresidente del Messina, Matteo Sciotto, ha già dichiarato di voler fare ricorso alla LND (Lega Nazionale Dilettanti), chiedendo una vittoria a tavolino per 0 – 3. La situazione sembra abbastanza paradossale e sarà fondamentale il referto dell’abruzzese Scatena, per vedere se questa eventualità, possa essere presa in considerazione.

Adesso il Messina, dopo questi disdicevoli eventi, deve guardare avanti e cercare di fare bottino pieno nel prossimo match, per poter puntare sempre più in alto. Domenica prossima al Franco Scoglio ci sarà il Gelbison, squadra con la quale il Messina ha pareggiato all’andata con il risultato di 0 – 0.

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