Mazzeo vicepresidente Acr? Mentre ci pensa fa suo lo slogan di Proto: “Torniamo normali. Sarà eccezionale”

Pubblicato il alle

4' min di lettura

Fabio Mazzeo potrebbe essere il nuovo vicepresidente dell’Acr Messina. La voce circola già da due giorni, anche se non è arrivata la comunicazione ufficiale del club. Che tra il giornalista e il neopatron giallorosso, Franco Proto ci sia un rapporto speciale non è certo un segreto, i due sono legati da un’amicizia datata, tanto che proprio l’imprenditore di Troina è stato il testimone di nozze di Mazzeo.

La proposta c’è stata, ma lo stesso Mazzeo, che ormai da anni lavora e vive a Roma, si è preso qualche giorno per valutare il da farsi e decidere se imbarcarsi in questa nuova avventura:”Proto mi ha fatto questa offerta perché ritiene che io rappresenti sia lui che Messina – ha dichiarato Mazzeo – io voglio pensarci bene, sabato mi confronterò, voglio confrontarmi con lui per comprendere quanto una mia eventuale risposta positiva sia conciliabile con il mio ruolo qui a Roma. Qualsiasi cosa faccia voglio farla al meglio. Comunque ritengo che tutto ciò non sia determinante all’interno del panorama societario. La cosa importante è che Franco Proto sia il nuovo proprietario del Messina. Visti i rapporti che mi legano a lui io non ho bisogno di una carica societaria ufficiale per far parte del suo staff. Tra me e Proto c’è un rapporto viscerale e fraterno, io ho seguito passo passo la trattativa in tutti i suoi alti e bassi, in ogni caso l’uno ha sempre inciso nelle scelte di vita dell’altro, non sarebbe eventualmente una carica a certificare il nostro rapporto. Sono onorato della proposta che mi ha fatto Franco, la prima volta che mio padre mi ha portato allo stadio era il 1974, sono cresciuto sui gradoni del “Celeste”, avere una carica di così alto prestigio nel Messina sarebbe un sogno che si realizza”.

Per Mazzeo, l’arrivo di Proto alla guida del Messina è un segnale positivo per una città alla continua ricerca di una svolta che non sembra arrivare mai:”Proto può portare gioia ed entusiasmo, non solo ai tifosi del Messina ma all’intera città. Lui, a 64 anni è portatore sano di entusiasmo, come se fosse una malattia congenita che ti porta a non invecchiare mai e ad avere sempre 25 anni – ha detto dell’amico – ha una voglia di fare che può essere solo un modello. È affascinante perché Proto è un paradosso, un estroso perfezionista, e mi auguro che la città lo capisca perché Messina attraversa una grave fase di appiattimento mentale ed emotivo. La città stava assistendo passivamente ancora una volta al fallimento della propria società di calcio, e questo per noi era inaccettabile. Qui nasce il nostro progetto, la voglia di Franco di accollarsi tutti i debiti e far ripartire una barca ormai affondata, perché la verità è che senza il suo impegno il Messina sarebbe fallito ancora una volta. Purtroppo la città ha perso la capacità critica. Nelle cose più importanti così come nel calcio”.

Il nome di Fabio Mazzeo, tante volte è stato associato anche alla politica locale, in molti l’avrebbero visto come possibile candidato alla carica di primo cittadino :”Io non mi candido a nulla – ha dichiarato – la prima volta che mi hanno chiesto di mettermi in gioco era il 2005, poi è successo anche nel 2013. Io mi domando se è normale che Messina non abbia partorito una classe dirigente in grado di dimenticare il nome di Fabio Mazzeo. Questo vuol dire che c’è una pigrizia intellettuale sconvolgente. Basta con Fabio Mazzeo, candidato fino alla vigilia e poi bruciato dai potenti della città. Credo che Accorinti e la sua amministrazione siano stati concime per persone e schieramenti nuovi, persone capaci in grado di poter rimettere in sesto le cose. Ogni cosa si rigenera e trova nuovi stimoli, guardiamo al passato ma solo per capire dove ci siamo persi. Messina e il Messina non sono quelle di quest’ultimo decennio di declino e indecenza. Messina è il sogno che dobbiamo riprenderci, ma facendo le persone serie e dando ciascuno un contributo. Proto il primo slogan vero lo ha tirato fuori: “Torniamo normali. Sarà eccezionale”.

Antonio Macauda

(1591)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  1. Ciò caro Fabio ti ho sempre ammirato unitamente ad altro tuo collega che oggi purtroppo non c’è più, (Lino) x il tuo alto ed onesto intelletto giornalistico e culturale, purtroppo è brutto dire torniamo Normale che sarebbe già eccezionale la regola sarebbe eccezionale la normalità che ha appiattito questa cultura a Messina una rassegnazione ed una ipocrisia culturale ed ritornato a Messina

error: Contenuto protetto.