La netta affermazione del Messina in terra calabra sui padroni di casa dell’Isola Capo Rizzuto cala il sipario sul campionato di Serie D dei biancoscudati. In attesa delle parole del presidente Sciotto, che domani dovrebbe tenere una conferenza stampa, nel dopo gara il DS Francesco Lamazza e l’attaccante Arcangelo Ragosta sono intervenuti ai microfoni di Radio Amore.
Il direttore sportivo, giunto in riva allo Stretto assieme al tecnico Giacomo Modica, ha contribuito al parziale rilancio di un campionato iniziato nel peggiore dei modi e concluso al sesto posto. Lamazza fatica a nascondere l’emozione dopo una stagione complicata: «Volevamo regalare il sesto posto alla città e al presidente e ci siamo riusciti meritatamente. È una giornata piena di emozioni. La città e i tifosi mi rimangono nel cuore. Al mio arrivo la tifoseria era incavolata e il presidente distrutto. Abbiamo valorizzato i giovani e sono soddisfatto del risultato». Inevitabile poi qualche parola sul futuro: «Ci stiamo lavorando e siamo fiduciosi. Al rientro in città ne parleremo. Ora non so come andrà a finire anche se il sogno è di restare. Spero in un Messina più forte e in un’altra categoria».
Con la tripletta di oggi Arcangelo Ragosta tocca gli 11 gol stagionali e la doppia cifra per la quinta volta in carriera. Il cobra a fine partita è soddisfatto per la posizione raggiunta: «Dovevamo chiudere in bellezza. Il sesto posto è una bella soddisfazione, ma diciamo anche che era il nostro obiettivo minimo. Così abbiamo reso più contento il presidente». Anche Ragosta si lascia andare a qualche considerazione su quello che potrebbe accadere nei prossimi mesi: «Darò sicuramente la mia disponibilità per restare, ma i matrimoni si fanno in due. Spero resti anche mister Modica, sarebbe importante per me. Messina è una piazza difficile da rifiutare e c’entra poco con queste categorie». Chiusura sul bilancio personale: «Sono contento della mia stagione, anche se rimane il rammarico per la brutta partenza. Personalmente questa stagione mi sarà d’aiuto per la mia carriera».
Alessandro Tavani
Foto tratta dalla pagina Facebook ACR Messina
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