Il nuovo campionato di Serie C dell’ACR Messina inizia al Marcello Torre di Pagani, dove ad attenderlo c’è la Paganese di Lello Di Napoli e dell’ex direttore tecnico Cosimo D’Eboli. La formazione allenata da Sasà Sullo si è resa protagonista di una partita ricchissima di emozioni, terminata 4-4 dopo un secondo tempo infinito. Ecco cosa è successo.
Un primo tempo equilibrato
Il Messina si schiera in campo con la stessa squadra che ha battuto la Juve Stabia il 21 agosto, ad eccezione del difensore croato Celic, da poco arrivato dal Varazdin. Fin da subito le due squadre si attaccano e danno spettacolo, malgrado il caldo. All’11’ la Paganese passa in svantaggio. Russo, al termine di una grande giocata di Damian, controlla il pallone e sblocca il risultato: 1-0 per l’ACR Messina.
È il 22enne Russo a creare occasioni, insistendo con i suoi affondi che mettono in crisi la difesa della Paganese. Al 26′ però il Messina resta confuso di fronte a un’azione perfetta capitalizzata dall’attaccante Luigi Castaldo che lascia in ginocchio Lewandowski con un tiro piazzata sul primo palo e segna l’1-1 temporaneo.
Al 30′ Lewandowski esce male dai pali e per proteggere la porta Fofana commette un fallo di mano che risulta in un calcio di rigore. Dagli undici metri va Diop, che però viene ipnotizzato dal portiere polacco. Si resta sull’1-1. Si fa vedere Simonetti, già in evidenza contro la Juve Stabia, che è impreciso con una mezza rovesciata che non crea problemi a Baiocco.
La Paganese sfiora il vantaggio al 38′ con il tap in volante del numero 17 Perlingieri, che termina sull’esterno della rete. Al 41′ ingenuità difensiva di Murolo che atterra in area un calciatore del Messina e concede il secondo rigore di giornata. Dal dischetto realizza Ibou Balde, che porta i suoi in vantaggio 2-1 al termine della prima frazione.
L’illusione della vittoria e il finale thriller di Messina-Paganese
In avvio di ripresa Diop salta più in alto di tutti e il suo colpo di testa fa la barba al palo, ma al 49′ arriva il terzo gol del Messina con il colpo di testa di Morelli su una punizione dalla destra che non lascia scampo all’estremo difensore Baiocco.
La Paganese prova a reagire passando al 4-3-1-2 e sostituendo Diop con l’esperto centravanti Federico Piovaccari. Al 61′ Damian tenta il bis dopo il colpo da maestro con la Juve Stabia, ma è bravo il portiere a deviare in calcio d’angolo il calcio piazzato del centrocampista del Messina. Al 63′ Balde sfrutta la confusione di un corner e serve Simonetti che da due passi gonfia la rete e fa 4-1. Due minuti dopo la Paganese riapre la gara con Murolo, imbeccato di testa e da solo contro Lewandowski la mette nell’angolino sinistro. 4-2 al 66′.
Sullo ordina 4 sostituzioni e manda in campo gli under Fantoni e Gonçalves. Le energie scarseggiano e il Messina va in “spending review”, mentre la Paganese assedia la metà campo degli ospiti. All’89’ accorcia le distanze il nuovo acquisto Piovaccari che devia con la testa un calcio di punizione. I padroni di casa ci credono fino alla fine e, a soli 10 secondi dal fischio finale, Castaldo sfrutta di nuovo un rimpallo in area e con una botta sicura agguanta il pareggio.
Non c’è più tempo nemmeno per ripartire e l’arbitro decreta la fine della partita: 4-4 amarissimo per i peloritani. Un Messina in ritardo nella preparazione fisica e con un organico incompleto è riuscito, grazie al talento individuale dei suoi giocatori, a mostrarsi competitivo contro un avversario ostico. I giallorossi hanno sprecato un vantaggio di 3 gol nel secondo tempo e pagano, purtroppo, un calo di concentrazione da non ripetere e forse anche delle scelte rivedibili nei cambi, sebbene la panchina non offrisse le stesse alternative a disposizione degli avversari.
Il prossimo test potrebbe rappresentare, almeno potenzialmente, uno dei momenti decisivi della stagione. Dopo le polemiche tra il Comune e la società, al “Razza” di Vibo Valentia i biancoscudati affronteranno i rivali corregionali del Palermo, impegnati domenica contro il Latina. L’appuntamento è fissato al 4 settembre alle 17.30.
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