Colpaccio Messina a Lecce: adesso la salvezza è più vicina

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La gioia dei giocatori del Messina dopo la fondamentale vittoria di Lecce

Tre punti d’oro per il Messina, che espugna il “Via del Mare” di Lecce per 1-0. Decisiva la deviazione sottomisura di Anastasi al 66’, al rientro dopo esser stato fermo alcune settimane per via di una frattura alla mano.

Lucarelli se la gioca  a viso aperto e schiera un 4-3-3 abbastanza offensivo. A guidare la retroguardia si rivede Rea in coppia con Maccarrone, mentre sugli esterni sono confermati De Vito e Grifoni. Musacci è il regista, Da Silva e Sanseverino completano la mediana, in panchina mancini e Foresta. In avanti si rivede dal primo minuto Anastasi che guida il reparto offensivo, insieme a Milinkovic e Ciccone.

Il Lecce ci prova subito al minuto 7 con Pacilli dal limite, ma Berardi blocca agevolmente. Al 21’ si fanno vedere i siciliani con Milinkovic, ma il destro del giocatore di origini serbe termina alto sopra l’incrocio dei pali. La gara è noiosa e condizionata dal caldo, il Lecce prova  a fare la partita ma il Messina chiude bene le vie centrali e prova a pungere in contropiede. Proprio come al 39’, quando Milinkovc prova ad approfittare degli spazi lasciati dai pugliesi e prova ma non riesce a servire Anastasi, poi dal limite è Da Silva a caricare il sinistro ma Perucchini blocca.

Al 42’ buona conclusione di Drudi dal limite, ma Berardi si distende e respinge. Nel finale di primo tempo il Lecce va per due volte vicino al vantaggio: prima con una bella punizione di Lepore dal limite dell’area, Berardi vola e toglie la palla da sotto la traversa. Poi, sugli sviluppi del successivo corner, Ciancio stoppa di petto spalle alla porta e calcia a giro, ma il suo tentativo termina di poco sul fondo. Termina a reti bianche una prima frazione che ha vissuto di lampi, in cui il Messina ha tenuto i ritmi bassi cercando di sfruttare le distrazioni della difesa salentina.

Lecce subito pericoloso al 48’, Marconi fa la sponda per Costa Ferreira che tenta un diagonale rasoterra che viene messo in corner dalla difesa ospite. Al 51’ Messina ad un passo dal vantaggio, Milinkovic entra in area dalla sinistra e punta Ciancio, ma il suo tiro-cross viene solo sfiorato dalla scivolata di Ciccone. Un minuto più tardi però i siciliani tremano quando su un corner da destra, Marconi riesce a deviare con la gamba in modo quasi fortuito cogliendo in pieno il palo con Berardi ormai battuto.

Al 60’ Lucarelli cambia modulo, toglie Ciccone e inserisce Foresta e passa al 4-3-1-2, facendo agire il giovane della Primavera del Crotone alle spalle di Milinkovic ed Anastasi. Al 66’ però il Messina sblocca la gara, Milinkovic dal fondo serve a rimorchio Sanseverino che calcia di sinistro, la sua conclusione viene intercettata da Anastasi che in scivolata all’interno dell’area piccola trova la deviazione decisiva per battere Perucchini.

Un gol pesantissimo dell’attaccante etneo, rientrato dopo alcune settimane per un problema ad una mano, assenza che si è fatta sentire in un attacco che nelle ultime settimane non è riuscito a pungere come in passato. Un minuto dopo il Lecce reagisce con un tiro-cross di Agostinone, Berardi però non si fa sorprendere. . Da questo momento il Messina si rintana nella propria metà campo e non esce più.

Il doppio vantaggio del Foggia a Fondi, stronca le già residue speranze di primo dei salentini, che attaccano in modo lento e prevedibile, senza riuscire a creare dei pericoli in grado di mettere in discussione il risultato. Un successo vitale per il Messina, che dunque tiene a bada la zona playout e cancella la brutta sconfitta interna di otto giorni fa contro il Melfi.

Un successo dovuto ad una corretta interpretazione della gara da parte di Lucarelli, che ha messo in campo una formazione attenta ma non rinunciataria. A prevalere però sono state anche le maggiori motivazioni degli ospiti, perché dall’altra parte c’era un Lecce ormai con la testa ai playoff e che si conferma in grande difficoltà.

Fattori che però non attenuano gli effetti di un successo quanto mai importante e che rende meno preoccupanti gli ultimi 180 minuti contro Cosenza e Vibonese.

 Tabellino. 

Lecce – Messina 0-1 
Marcatore: al 21’ st Anastasi.
Lecce (4-3-3): Perucchini; Lepore (C), Drudi (28′ Vitofrancesco), Ciancio, Agostinone; Tsonev, Arrigoni, Costa Ferreira (31′ st Maimone); Torromino, Marconi, Pacilli (16’ st Caturano).

In panchina: Bleve, Chironi, Mancosu, Monaco, Muci, Doumbia, Mengoli.

Allenatore: Di Corcia (Padalino squalificato).

Messina (4-3-3): Berardi; Grifoni, Rea, Maccarrone, De Vito; Da Silva, Musacci (C), Sanseverino (26′ Bruno); Ciccone (14’ st Foresta), Anastasi, Milinkovic (37′ st Capua).

In panchina: Russo, Benfatta, Bencivenga, Mancini, Ferri, Marseglia, Ventola, Ansalone, Madonia.

Allenatore: Lucarelli.

Arbitro: Giampaolo Mantelli di Brescia. Assistenti: Daniele Marchi di Bologna e Alessio Saccenti di Modena.

Note – Ammoniti: al 20’ pt Maccarrone (M), 47’ pt Costa Ferreira (F), 25’ st Agostinone (F), 36′ st Anastasi (M), 46′ st Rea (M).

Recupero: 2’ pt. Spettatori: oltre 10.000 (9.242 abbonati e 1.126 paganti) con discreta rappresentanza ospite. Osservato un minuto di silenzio in ricordo del ciclista Michele Scarponi, scomparso sabato in un drammatico incidente stradale.

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