Grassadonia deve rinunciare a ben sei infortunati: Enrico Pepe, Stefani, Damonte, Marin, Bortoli e Stampa. Tre le novità rispetto al match con l’Aversa Normanna: tra i titolari tornano Altobello, Nigro e soprattutto Bjelanovic, fin qui un oggetto misterioso. Il Martina è privo ancora una volta di Amodio, ormai “latitante” (ufficialmente per motivi familiari) da settimane.
La cronaca. In avvio molto incisivo Carretta, che a più riprese mette in apprensione i siciliani. In particolare al 7’ Iuliano compie due miracoli, prima di piede sul diagonale dell’esterno poi pugliese, poi sugli sviluppi dell’azione su Magrassi, servito a centro area. L’estremo difensore peloritano ci mette pochissimo per chiarire ancora una volta perché Lagomarsini ormai da qualche messe è relegato in panchina, nonostante due stagioni da protagonista. L’ex cosentino Arcidiacono non ha bisogno di presentazioni ma anche sull’altra corsia Carretta mostra buona corsa, costringendo i terzini giallorossi agli straordinari. Con il passare dei minuti crescono finalmente gli ospiti: al 18’ è Bucolo a concludere a lato da fuori area, in precedenza era arrivato anche il giallo per l’ingenuo De Risio. Al 25’ il Messina un po’ a sorpresa è in vantaggio: sul traversone di Nigro, è decisivo il tap-in di Izzillo, dopo la sponda di Orlando. L’ex spezzino può celebrare la sua prima marcatura in giallorosso con i numerosi sostenitori al seguito. Grave l’indecisione della retroguardia del Martina, incapace nell’occasione di contrastare gli avversari, che hanno sfruttato nel migliore dei modi il primo vero affondo. I locali accusano il contraccolpo; Grassadonia si sfrega le mani, pregustando l’impresa. Bisogna attendere il 34’ per il tentativo dal limite di Magrassi, ma la parobola è debole e centrale e Iuliano può bloccare senza alcun patema. Evidenti le difficoltà in fase di manovra dei pugliesi. Si va al riposo sull’1-0, con il Messina premiato dal suo cinismo ed il Martina penalizzato da una grave topica difensiva. L’imprecisione sotto porta e l’assenza di un terminale offensivo di peso vanificano la supremazia territoriale dei locali.
Nessun avvicendamento nell’intervallo. Al 3’ ottima la chiusura di Donnarumma, che si rifugia in fallo laterale su un insidioso traversone dalla sinistra. Al 6’ sorvola di un soffio la traversa il destro di controbalzo di Magrassi, autore di una prova generosa. Subito dopo rischia grosso Tomi, che stende un avversario al limite dell’area e rimedia il cartellino giallo. Iuliano in uscita travolge Arcidiacono: calcio di rigore ed ammonizione per l’estremo difensore ospite. Superlativa nell’occasione la parata di Iuliano, che respinge ma il guardalinee impone la ripetizione del rigore battuto da Montalto. In area non vi era stata alcuna invasione, i peloritani pagano forse il fatto che Iuliano fosse qualche centimetro di troppo davanti alla linea al momento della battuta. Vane le proteste veementi degli ospiti. Al secondo tentativo il capitano biancazzurro non sbaglia e riequilibra il punteggio. Penalty assegnato dopo l’uscita di Iuliano su Arcidiacono, ma nell’occasione pesa il doppio svarione di Pepe e Benvenga. Il match si accende all’improvviso: prima è Carretta da fuori area a provarci, sul fronte opposto è Pepe a sparare alto da posizione favorevole. Dopo oltre un’ora il primo angolo del match (!); è per gli ospiti, più propositivi dopo la rabbia per il contestato 1-1. Non appena il Messina alza il baricentro emergono le difficoltà dei locali che però al 26’ in contropiede sfiorano il 2-1: non viene sanzionato un fallo a Montalto e Carretta, a tu per tu con Iuliano, centra un clamoroso palo. Poi è Arcidiacono in spaccata a fallire totalmente la conclusione. Pugliesi comunque galvanizzati e più consapevoli dei propri mezzi dopo la rete del pari. Al 33’ impreciso anche Magrassi. Subito dopo i primi avvicendamenti del match, con Corona che rileva Bjelanovic e Caruso che prende il posto proprio del numero 10 di casa. Né Pepe né Carretta inquadrano lo specchio della porta dalla lunga distanza. Subito dopo clamorosa invece la traversa di De Risio dai trenta metri: Iuliano se la prende con i compagni che gli hanno lasciato troppo spazio. Al 39’ determinante ancora il portiere ospite in uscita sul traversone di Carretta. Al 41’ sulla punizione successiva però Montalto spedisce il pallone sotto l’incrocio ed il suo euro-gol porta in vantaggio i pugliesi. Punito l’atteggiamento dei peloritani, graziati prima da due legni ma stesi poi dalla prodezza dell’ex: Montalto aveva infatti militato nelle giovanili del FC Messina nel 2007/2008. All’89’ arriva anche il rosso diretto per Donnarumma, che oltre ad un fallo paga probabilmente anche qualche protesta di troppo. Subito dopo Arcidiacono sfiora perfino il tris in spaccata, Iuliano con il corpo si rifugia in angolo. Finisce così: per il Messina è un ko pesantissimo, ora sono appena due i punti di margine sulla zona play-out.
AS Martina Franca – ACR Messina 2-1
Marcatori: al 25’ pt Izzillo (ME), al 15’ st su rigore ed al 41’ st su punizione Montalto (MF).
AS Martina Franca: Bleve, De Giorgi, Tomi, De Lucia, Patti, Fabiano, Arcidiacono, De Risio, Montalto, Magrassi (34’ st Caruso), Carretta. A disposizione: Modesti, Caso, Kalombo, Diop, Capurro, Memolla. Allenatore: Salvatore Ciullo.
ACR Messina: Iuliano, Benvenga, Donnarumma, Bucolo, Silvestri, Altobello, Orlando, Nigro, Bjelanovic (34’ st Corona), Izzillo (42′ st Paez), Pepe. A disposizione: Lagomarsini, Cane, Gaeta, Bonanno, De Bode. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
Arbitro: Lorenzo Maggioni di Lecco.
Note – Espulso al 44′ st Donnarumma (ME). Ammoniti: al 17’ pt De Risio (MF), al 7’ st Tomi (MF), al 12’ st Iuliano (ME). Corner: 1-1. Recupero: 0’ pt e 3’ st. Spettatori: 1.500 circa, un centinaio i sostenitori ospiti accorsi da Messina.
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