L’Upea Capo d’Orlando conquista due punti importantissimi contro l’Acqua Vitasnella Cantù per 79-71 e vince la terza gara in casa consecutiva. Una gara che ha evidenziato tutta la maturità del team allenato da coach Griccioli, che ha saputo resistere agli attacchi degli ospiti e ha ricucito azione dopo azione, difesa dopo difesa, ogni svantaggio e modificato più volte nel corso del match l’aspetto tattico soprattutto in difesa. Meraviglioso il pubblico orlandino che durante la gara ha fatto da ottavo, nono e decimo uomo, risultando decisivo negli ultimi istanti nel rifornire i biancazzurri di energie vitali.
Upea Capo d’Orlando – Acqua Vitasnella Cantù 79-71 (15-23, 39-41, 55-55)
Upea Capo d’Orlando: Archie 9, Freeman 21, Hunt 15, Burgess 12, Henry 17, Soragna 5, Basile, Strati ne, Motta ne, Pappalardo ne. All.: Griccioli.
Acqua Vitasnella Cantù: Feldeine 23, Jones 8, Shermadini 12, Hollis 5, Johnosn-Odom 8, Maspero ne, Buva 5, Gentile 3, Williams 6, Laganà, Bloise ne, Abass 1. All: Sacripanti.
Arbitri: Lamonica, Bartoli, Attard.
Note – Tiri da tre: Capo d’Orlando 5/23, Cantù 5/21; Tiri liberi: Capo d’Orlando 16/21, Cantù 8/12; Rimbalzi: Capo d’Orlando 32, Cantù 39.
Primo quarto. Gli ospiti partono forte, pressano, corrono e realizzano in contropiede (0-6 dopo 2’). Per l’Orlandina i primi due li mette Freeman grazie all’assist in alley-oop di Archie. Gli ospiti realizzano con Feldeine dall’arco, Hunt va a segno con il lay-up e Archie schiaccia (6-11 al sesto). Shermadini realizza nel pitturato, coach Griccioli allora chiama time-out. In uscita dal minuto di sospensione Burgess mette la tripla e Freeman realizza dal palleggio in step back per il -2 (13-15). Dalla palla del possibile pareggio parte invece il parziale canturino di 2-10 che permette agli ospiti di chiudere in vantaggio il primo periodo (15-23).
Secondo quarto. Erik Williams realizza i primi due della seconda frazione, ma è ancora una volta il capitano Matteo Soragna a suonare la carica, il mantovano ne mette 4 di fila e ribalta l’inerzia del match. Hunt conquista un rimbalzo difensivo e vola a schiacciare dall’altra parte per la prima parità al 13esimo (25-25). Gli ospiti con due canestri dall’arco si riportano avanti, ma l’Orlandina con Hunt da sotto e una bomba di Freeman torna a contatto (32-33 al 15esimo). Hunt domina letteralmente il pitturato, la squadra di Sacripanti lascia spazio a Henry dietro la linea dei 6.75 e viene punita, Freeman realizza con un’acrobazia nell’area colorata e all’intervallo l’Orlandina è sotto di 2 punti (39-41).
Terzo quarto. Burgess in penetrazione pareggia subito i conti al rientro sul parquet, Cantù prova ancora a scappare, ma con 4 di Herny l’Upea tiene (45-45 al 23esimo). Il play ex Brindisi “battezzato” ancora dall’arco, non perdona e arriva il primo vantaggio biancazzurro (48-47 al 25esimo). Feldeine risponde ancora dall’arco, ma con Burgess in penetrazione e Dario Hunt che, prima prende lo sfondo in difesa e poi realizza in lunetta, l’Orlandina non molla la presa (52-52 al 28esimo). Freeman in lay-up, Soragna con il libero e il terzo quarto si chiude in perfetto equilibrio (55-55).
Quarto quarto. Freeman punta il ferro e appoggia da sotto per il +2 Upea (57-55). Henry è preciso in lunetta e l’Orlandina mette un altro punticino tra sé e gli avversari (59-56 a 8’ dalla fine). Tabellata dalla media di Feldeine per il sorpasso, ma Hunt raccoglie un rimbalzo offensivo e realizza per il controsorpasso (61-60 al 34esimo). La gara adesso è aperta e le due franchigie si affrontano a viso aperto, così quando mancano 3’ dalla fine l’Orlandina è avanti 68-66. Shermadini pareggia nel pitturato, ma Dominique Archie mette una tripla con il difensore addosso che scatena il Palafantozzi. Ancora l’ala americana realizza dalla media in fade away per il +5, Cantù è sulle gambe e quando Freeman segna il canestro del 75-68 a 30’’ dalla sirena finale dentro il palazzo è festa grande.
Coach Griccioli dichiara che «È stata una gran partita, anche migliore della partita con Sassari secondo me, perché oltre il cuore e l’energia, oggi siamo stati intelligenti e ci siamo adattati tatticamente ai nostri avversari. Ci siamo disuniti un po’ durante il match, ma solo perché avevamo voglia di azzannare la partita. Poi ci siamo rimessi a macinare gioco con la testa e non ci hanno più tenuto. Mi fa piacere vincere così, è una gara che ci da consapevolezza in un momento delicato, anche se siam pochi e ci alleniamo comunque grande intensità. Andiamo a Brindisi cercando di ripeterci, sapendo che sarà una battaglia in partenza al di sopra delle nostre possibilità. Stiamo trovando un‘identità, magari abbiamo faticato all’inizio, ma la vittoria di oggi sicuramente ci potrà aiutare».
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