Schietto e deciso. Così si presenta Franco Proto nella sua prima uscita da presidente del Messina, dopo l’accordo siglato con sabato sera nello studio del notaio Nunzio Arrigo. Una trattativa lunga ed estenuante, ma alla fine il matrimonio tra l’Acr Messina e l’imprenditore di Troina si è consumato proprio nel momento più complicato della società peloritana, quando il fallimento sembrava la logica conseguenza di una situazione ormai insostenibile.
Nella sala stampa del “Franco Scoglio” ad assistere alla prima uscita ufficiale del nuovo proprietario c’era pure il tecnico Cristiano Lucarelli ed è proprio a lui che proto rivolge il primo pensiero:“Quando ho conosciuto Lucarelli, per il quale nutro affetto anche perché ha il nome di mio nipote Cristiano, ho rivisto caratteristiche che mi appartengono, come determinazione e comportamenti sani: rappresenta valori veri. Un allenatore cerca di ottenere risultati con le risorse che ha a disposizione. Lui mi dà sicurezza, come Lello Manfredi,Vittorio Fiumanò e Fabio Formisano, la triade che si occupa della gestione operativa di questa società. Marcello Pitino ha iniziato con me da calciatore e poi ha fatto il ds. L’ho scelto perché è una persona onesta, di qualità, che rispetta le persone”.
Nonostante l’accoglienza che gli è stata rivolta dai tifosi è quella degna di un autentico salvatore della patria, Proto non si lascia andare a facili proclami:“Voglio dare stabilità. Negli ultimi dieci anni c’è stato il vuoto. Non ho le possibilità della famiglia Franza, ma chi riesce a realizzare qui delle risorse finanziarie le metta a disposizione del Messina. Il nostro è un progetto sociale, dobbiamo dare a tutti la possibilità di giocare, con scuole calcio anche nei quartieri a rischio. Bisogna pensare in modo diverso. Andremo via dal San Filippo, qui si viene per la partita, ma avremo una nuova sede. E’ fondamentale dare un segnale di distaccamento tra chi si occupa dell’aspetto manageriale e chi invece porta avanti l’organizzazione sportiva della squadra”.
Il nuovo numero uno peloritano non nasconde le proprie ambizioni:“Il pessimismo non fa parte del mio essere. Io sono scaramantico e mi contorno solo di gente positiva e forte, che vuole risultati. Non prometto nulla in termini di classifica ma la costruzione di una società seria. Dovete però sapere che la società è in stato fallimentare. Ed emergono sempre nuove “sorprese”. Per questo sono molto impegnato nel campionato dei conti. Bisogna alzare l’asticella della qualità della vita a Messina e impegnarsi con ambizione per un unico obiettivo. Sono coraggioso, sono caduto e mi sono rialzato. Sono stato un uomo di successo in tutto: nella vita, con le donne e nello sport. Insieme possiamo realizzare un divertimento e un gioco, pensando alla comunità sportiva. Messina l’ho scelta perché qui ho tanti amici come Fabio Mazzeo, di cui sono stato testimone di nozze”.
Giornata di presentazione anche per il nuovo direttore sportivo, Marcello Pitino: “In questo periodo dell’anno non è facile fare mercato, si devono valutare tanti fattori, ho avuto modo di vedere la squadra giocare e secondo me ci sono tutti gli elementi per poter raggiungere la salvezza diretta anche se i 2 punti di penalizzazione incideranno sul morale dei ragazzi. Plasmati? Ha fatto le visite mediche, ma le sue condizioni saranno valutate anche dal mister”.
Chi pensa già al derby di domenica contro il Catania è il direttore generale, Lello Manfredi, che ha lanciato la campagna #IoCiSono:”Vogliamo che lo stadio ritorni ad essere un luogo dove poter portare le proprie famiglie. Chiunque in un cassetto ha una sciarpa o una maglietta giallorossa, ecco le tiri fuori e domenica venga a sostenerci. Inoltre per quei tifosi che verranno dalla provincia ci sarà il rimborso del costo del pedaggio che sarà riconvertito in bonus per avere degli sconti sui biglietti delle prossime gare casalinghe”.
(335)