È stato nominato nuovo dirigente sportivo dell’Acr Messina, Danilo Pagni. Il patron Pietro Lo Monaco ha definito la scelta di Pagni ponderata, dato anche il suo curriculum impreziosito dalle esperienze con Salernitana e Taranto. “Ha notevole esperienza in questo campionato,− ha dichiarato Lo Monaco − in cui è uno dei migliori, e soprattutto la voglia di iniziare un’avventura in una realtà giovane, reduce da due tornei vinti. Oggi affrontiamo un torneo duro, difficile, in cui l’obiettivo societario è quello della salvezza che speriamo possa essere ottenuta in modo agevole. Nella mia vita ne ho ottenute tante. Al direttore sportivo uscente va il ringraziamento per quanto ha saputo fare e l’in bocca al lupo per la prossima avventura. La sua decisione l’abbiamo subita ma abbiamo subito fronteggiato l’emergenza, correndo ai ripari ed affidandoci ad un altro professionista di spessore. Una volta durante l’anno non si poteva cambiare incarico in corsa. Ora è consentito anche ai direttori sportivi. Cambiare tutto a stagione in corso è una pazzia, ma ora gli ordinamenti lo consentono. Se uno manifesta la volontà di andare altrove, se ne prende atto: il vento non si può incatenare. Fabrizio lo abbiamo cresciuto e non a caso ora è un direttore ambito da altre società”.
Lo Monaco ha annunciato inoltre un avvicendamento di natura formale alla guida del club: “Da qualche giorno è stato nominato un nuovo consiglio di amministrazione. Il precedente presidente Isidoro Torrisi ha accettato un altro incarico, ma resterà comunque il nostro responsabile contabile. Da martedì scorso il nuovo presidente sono io, quello che tira fuori i soldi”. Il massimo finanziatore del club ha poi stilato un punto su un torneo fin qui avaro di soddisfazioni: “Tengo ad evidenziare che questo organico ha dilapidato un patrimonio di punti, aveva le possibilità di ottenere molto di più. Hanno pesato tante circostanze. Le responsabilità sono dei dirigenti, dell’allenatore, che l’anno scorso è stato un valore aggiunto ma quest’anno non ha trasmesso ancora una mentalità propositiva e la dovuta serenità che sarebbe arrivata con i risultati. Il Messina domenica ha venduto cara la pelle contro la vice-capolista, senza rubare nulla. L’anno scorso a gennaio abbiamo cambiato tre elementi dell’undici titolare ed il valore aggiunto è stato il nuovo tecnico. Quest’anno invece l’allenatore non è riuscito ad incidere, come dimostrano le rimonte subite per mano di Martina, Aversa Normanna e Catanzaro. Con baldanza, autostima e determinazione avremmo almeno sei punti in più. Il Foggia ad esempio non è a mio avviso squadra di prima fascia, ma il loro allenatore sta facendo la differenza”.
Capitolo tifosi e stadio. “Della risposta della città preferisco non parlarne: la vicenda legata alla possibile disputa a porte chiuse del match con il Benevento è l’ultimo esempio lampante, non abbiamo alcun aiuto da parte di nessuno. Fino al 30 giugno il Messina non avrà problemi: mi impegnerò a fondo per salvare la categoria, anche a costo di rompermi l’osso del collo. Ricordo a tutti che due anni fa giocavamo con il Montalto Uffugo ed a Ribera, mentre ora affrontiamo Lecce, Salernitana e Benevento. L’ambiente deve tenersela stretta questa categoria, anche se sta dimostrando di non volerla, con l’eccezione dello zoccolo duro. Abbiamo 3.500 € di incassi, mentre in 75.000 la guardano su Sportube: è davvero un insulto”.
(251)