Il Messina viene penalizzato di 2 punti in classifica, finendo così a quota 43 lunghezze. La notizia era nell’aria, tutto l’ambiente giallorosso era consapevole che oggi sarebbe stato il giorno della penalizzazione e così è stato.
Tutto frutto delle inadempienze amministrative segnalate dalla COVISOC, che ha portato al deferimento della società peloritana e dell’ex ad, Pietro Gugliotta, per via del mancato pagamento degli stipendi entro il 16 febbraio scorso. Lo stesso Gugliotta è stato inibito per 4 mesi. Una sanzione attesa e messa ampiamente in preventivo dalla società, che adesso attende il responso per l’altro deferimento, quello per il caso fideiussione.
Martedì prossimo, vale a dire 48 ore dopo la fine del campionato, ci sarà l’udienza al Tribunale federale Nazionale da cui potrebbero scaturire altri 2 punti di penalizzazione. Tutto però dipende dalla gara di Vibo Valentia, dove i giallorossi sono chiamati a dare la stoccata decisiva al discorso salvezza.
Già, Vibo Valenti,a con il Cosenza è arrivato un successo che sapeva di salvezza, ma i risultati dagli altri campi hanno smorzato l’entusiasmo. C’è l’ultimo sforzo da fare, perché adesso il vantaggio sulla zona playout si è assottigliata a 5 punti, ma con il rischio di un’ulteriore penalizzazione non può far dormire sonni tranquilli.
Intanto proprio sul caso fideiussione intervengono i vecchi soci attraverso una lettera ufficiale: “Ancora una volta veniamo chiamati in causa da tesserati dell’Acr con pesanti accuse che respingiamo al mittente a proposito della polizza fideiussoria”.
“Siamo costretti ad intervenire perchè siamo stati fatti bersaglio di pesanti accuse. Il dottor Franco Proto era perfettamente a conoscenza della fideiussione tant’è che in data 18 febbraio 2017, nel preliminare di vendita, al punto 6, si impegnava a liberare la parte cedente dalle garanzie prestate per la relativa polizza, entro dieci giorni dalla cessione delle quote. Duole rilevare che, ad oggi, la proprietà non ha provveduto a produrre le garanzie dovute, dopo che la parte cedente ha ritirato le proprie garanzie”.
“Quanto alla perentorietà del termine, ci piace sottolineare che la LegaPro, in data 9 febbraio 2017, aveva inviato una comunicazione a mezzo Pec avente ad oggetto “garanzia assicurativa”. L’ufficio legale chiedeva il pagamento della polizza: ciò sta a significare che il termine non era affatto perentorio”.
“Da ex soci dell’Acr Messina siamo, invece, molto preoccupati perchè, almeno per quello che ci è dato sapere, ad oggi non sono state fornite le garanzie da parte della nuova proprietà e ciò potrebbe comportare una pesante penalizzazione che comprometterebbe anche il nostro impegno”.
“Ci auguriamo, pertanto, che il dottor Proto si premuri a depositare le garanzie richieste, qualora non l’avesse già fatto”.
Antonio Macauda
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