Si è svolta come da programma nel pomeriggio, con partenza da Piazza Antonello, la manifestazione degli studenti per affermare il diritto allo studio. In tanti hanno partecipato all’evento ancora più importante e incisivo — spiega il Movimento Aut, promotore dell’iniziativa — per tutta la popolazione studentesca siciliana».
Il Movimento, che sta raccogliendo tra le sue fila migliaia di giovani studenti di varie età e ceto sociale di tutta l’isola, preannuncia grandi proteste qualora venisse mostrata una chiusura nei riguardi di quella che definiscono una “proposta storica” che chiede l’abolizione del numero chiuso per le università, strategie sociali volte allo sviluppo economico puntando su arte, teatro e cinema, come strumenti per formare coscienze critiche.
Ma nella legge si proporrà anche la riforma degli apprendistato, con particolare attenzione al mondo dell’artigianato e del lavoro manuale. Altra proposta degna di nota è l’inserimento, per obbligo, dei libri di storia stilati da autori del Sud Italia, «per potersi accostare — sottolineano i ragazzi che aderiscono al Movimento — con maggiore obiettività allo studio di una materia fondamentale». L’ultima indiscrezione riguarda la sostituzione dell’ora di religione cattolica, prevista dai patti lateranensi, con storia delle religioni o etica, così come l’inserimento dello studio del pensiero filosofico a partire dalle scuole secondarie di primo grado.
Il supervisore della legge in questione, che sarà completata entro il 9 maggio 2014, sarà il giurista Antonio Ingroia. Articoli che partono dal basso, da ogni singolo studente che, tramite un “Social forum”, potrà proporre e dibattere gli articoli che andranno a comporre quella che è stata definita “Costituzione degli studenti siciliani”. Un metodo innovativo, di democrazia partecipata che sta attirando l’attenzione di molti.
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